“La corruzione altera la vita delle persone e attacca i diritti di ciascuno, corrode le fondamenta della società, mina lo Stato di diritto, altera i mercati. Combattere questa piaga – che riguarda tutti i Continenti – è un dovere delle istituzioni e, al tempo stesso, un impegno etico e civile delle forze sociali, delle comunità, dei cittadini”. Parole dure queste espresse ieri dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della ‘Giornata internazionale contro la corruzione’ proclamata dalle Nazioni unite e che si celebra nel ventesimo anniversario della Convenzione Onu “che ha dato carattere universale a questa battaglia di civiltà e progresso, fornendo strumenti giuridici nuovi ai Paesi, rafforzando la collaborazione tra magistrature e forze di polizia, sostenendo misure comuni di prevenzione”.
Contrastare il crimine
Un tema in pratica con la quale il Belpaese convive da tempo se si pensa che il sommo Dante riteneva che la corruzione fosse un fatto tanto disgustoso e grave da dedicargli vari canti dell’Inferno e prevedere una pena severa; questo tema così marcato indica che anche a quel tempo la corruzione era già ben radicata in Italia. Il Capo dello Stato, nel suo messaggio, ha parlato dell’importanza di rilanciare il valore del contrasto al crimine e dell’affermazione della legalità: “La scuola, la cultura, lo spirito civico” – ha aggiunto – “possono fare molto. Legalità e onestà sono condizioni imprescindibili per una crescita giusta e sostenibile”.
Traguardi mondiali
Al contrario, per Mattarella, la corruzione, così come anche i flussi illeciti di denaro e l’evasione fiscale tolgono ingenti risorse alla società in tutte le sue articolazioni. “Pace, giustizia e istituzioni forti sono obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Traguardi globali che interessano il futuro stesso del pianeta e la sua sostenibilità. Ognuno è chiamato a fare la propria parte”, la chiosa del Presidente.
Cultura della legalità
Per il Presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana c’è la necessità di richiamare l’importanza di promuovere in ogni sede i valori e la cultura della legalità: “La corruzione rappresenta una minaccia per la democrazia, logora la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, la coesione sociale e lo sviluppo economico. Contrastare questo fenomeno è una priorità assoluta”. Secondo la Senatrice Vincenza Rando, responsabile legalità, trasparenza e contrasto alle mafie della Segreteria Nazionale del Partito Democratico, la corruzione “è un cancro che non solo infrange le regole stabilite a tutela del bene pubblico, ma colpisce la buona economia, disgrega i legami sociali, rischia di fare a pezzi la nostra stessa democrazia. La corruzione colpisce soprattutto la libertà e le dignità delle persone e spezza il legame di fiducia fra i cittadini e le istituzioni”.