lunedì, 16 Dicembre, 2024
Esteri

L’Italia esce dalla Via della Seta. Tajani: non è nostra priorità

Il Governo italiano ha deciso ufficialmente di lasciare la Via della Seta. Nei giorni scorsi la Farnesina ha inviato all’Ambasciata cinese in Italia una lettera nella quale si comunica che il Memorandum, a quattro anni dalla sigla della Belt and Road Initiative, non verrà rinnovato a scadenza. La decisione era abbondantemente già presa, ma evidentemente il Governo ha voluto tenere un profilo basso e non c’è stato nessun annuncio ufficiale. Tanto che Palazzo Chigi non ha voluto commentare. Il termine ultimo dell’accordo è il 22 marzo 2024. Allo stesso tempo, nella missiva viene assicurata la volontà del Governo italiano di sviluppare e rafforzare la collaborazione bilaterale.

Tajani: ottimi rapporti

Il ministro degli Esteri Tajani, invece, ha dichiarato che “la Via della seta non è la nostra priorità, abbiamo visto che il memorandum non ha prodotto gli effetti sperati, anzi. Chi non è parte del percorso della Via della Seta ha avuto risultati migliori.” Tajani ha anche aggiunto che “la non partecipazione alla Via della Seta non significa che sia un’azione negativa nei confronti della Cina, significa poter continuare ad avere ottimi rapporti e lavorare intensamente sugli aspetti commerciali per rafforzare la nostra presenza sul mercato. Abbiamo già convocato a Verona la riunione intergovernativa Italia-Cina per affrontare tutti i temi di commercio internazionale. Continua ad esserci ottimi relazioni e rapporti, pur essendo un Paese che è anche un nostro competitori a livello globale.”

Esenzione dal visto

Nel frattempo per facilitare gli scambi interpersonali transfrontalieri tra la Cina e Italia e stata condivisa la politica di esenzione dal visto per un anno per i titolari di passaporto ordinario. Oltre che con l’Italia l’esenzione è attiva anche con Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Malesia; a partire dal 1° dicembre scorso. La politica unilaterale di esenzione dal visto da parte della Cina ha ottenuto risultati positivi, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin.

Le statistiche dell’Amministrazione nazionale cinese per l’immigrazione mostrano che il numero di viaggiatori in entrata dai paesi interessati ha continuato ad aumentare tra l’1 e il 3 dicembre, con quasi 18.000 visitatori in entrata provenienti dai sei paesi, ha detto Wang, notando che il numero medio giornaliero di viaggiatori in entrata è aumentato del 39 per cento rispetto al numero del 30 novembre.

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