sabato, 22 Febbraio, 2025
Attualità

Erosione costiera in Italia: 54 Comuni su 644 hanno avuto un arretramento della linea di costa

L’Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha individuato i comuni costieri italiani che presentano alti tassi di erosione: su 644 comuni costieri sono ben 54 quelli che ad oggi hanno visto arretrare il loro tratto di costa di oltre il 50% dell’intero tratto di competenza. Nel dettaglio, tra il 2006 e il 2020 sono 22 i comuni che presentano un superamento compreso tra il 50% e il 60% della costa, sono 16 quelli tra 60% e 70%, sono 8 quelli tra 70% e 80% e 7 i comuni costieri tra 80% e 90%. Il Comune di Rotondella in Basilicata risulta essere l’unico caratterizzato da un’erosione diffusa sull’intero tratto costiero. Per ISPRA “queste percentuali non mostrano un andamento ‘naturale’ della dinamica costiera, ma a valle di tutte le opere di difesa costiera e dei ripascimenti effettuati”.

Dati aggiornati on line

I dati aggiornati da ISPRA sull’erosione costiera, disponibili nel ‘Portale delle Coste’, rappresentano un punto di riferimento per l’analisi ambientale di tutto l’assetto costiero nazionale. “Se il numero dei comuni appare limitato – spiega l’Istituto ISPRA – a fronte di un numero totale di 644 comuni costieri, va considerato che le percentuali riportate riguardano l’intera costa di ciascun Comune, occupata anche da tratti che non sono spiagge e che non possono quindi andare in erosione, come i tratti di costa rocciosa, le foci fluviali e tutte le opere antropiche”.

Anche buone notizie

Ma non ci sono solo cattive notizie. Sedici comuni costieri italiani presentano, infatti, tratti di costa in avanzamento di lunghezza superiore all’80% della costa di competenza. Questi sono: Altidona, Camaiore, Campofilone, Camporosso, Curinga, Grisolia, Mondragone, Montebello Jonico, Numana, Pietrasanta, Porto Viro, Sant’Alessio Siculo, Satriano, Stilo, Viareggio, Villafranca Tirrena. L’ambiente costiero è un sistema altamente dinamico dove i fenomeni di erosione o di avanzamento della linea di costa sono controllati da numerosi fattori meteoclimatici, geologici, biologici ed antropici.

I parametri

“Sebbene in generale il ‘clima’ sia da considerarsi come il principale motore degli agenti modificatori, localmente ciascuno degli altri parametri può assumere una prevalenza significativa”, si spiega in una nota ISPRA. In particolare, si può pensare alla subsidenza naturale o indotta da estrazioni di fluidi dal sottosuolo; al ruolo di difesa delle piane costiere da parte dei sistemi dunali; al mancato apporto di sedimenti verso costa causato dall’alterazione dei cicli sedimentari per intervento antropico nei bacini idrografici (sbarramenti fluviali, regimazioni idrauliche, estrazioni di materiali alluvionali) e ancora, all’ influenza sulla dinamica litoranea dei sedimenti intercettati dalle opere marittime (opere portuali e di difesa) e delle infrastrutture viarie e urbanistiche costiere.

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