Con il testo bollinato dalla Ragioneria Generale di Stato, e la firma del presidente della Repubblica, la Finanziaria 2024 è approdata ieri alla Commissione bilancio del Senato. La Manovra ha un valore di circa 24 miliardi di euro, più quattro che arriveranno da alcuni rincari. È previsto l’aumento del prezzo delle sigarette con ritocchi in media di 10-12 centesimi a pacchetto. Cambieranno anche le regole per i giochi legali, con maggiori introiti che le concessionarie dovranno versare allo Stato. Complessivamente la finanziaria è composta di 109 articoli e 6 allegati. La Manovra secondo gli obiettivi del Governo e del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, punterà a incentivare i redditi medio bassi attraverso il taglio del cuneo fiscale. Risorse sono assegnate per il rinnovo dei contratti scaduti della Pubblica amministrazione, anche in questo caso con diverse priorità, tra queste l’adeguare gli stipendi dei lavoratori del comparto sicurezza.
Previdenza, c’è Quota 103
La riforma previdenziale non sarà fatta nel suo complesso, per mancanza di risorse, ma per i neo pensionati ci sarà quota 103, che prevede minimo 62 anni di età e 41 di contributi. L’assegno sarà calcolato secondo le regole del sistema contributivo. Si allungano anche i tempi per le finestre di uscita: 7 mesi per i lavoratori privati e 9 mesi per i dipendenti pubblici. Nel frattempo per chi è andato già in pensione ci sarà la rivalutazione piena degli assegni per quelli che toccano la cifra di 2mila euro al mese, ossia 4 volte il minimo; invece la rivalutazione resta all’85% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo, 2mila e 2.627 lordi. Viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo, al 47% per quelli tra 6 e 8 volte e al 37% per quelli tra 8 e 10 volte.
Redditi medio bassi
Tra i provvedimenti di punta della finanziaria c’è il taglio del cuneo fiscale confermato per il 2024 per i redditi medio bassi, con due fasce di applicazione. Presenti anche sgravi fiscali fino a 3 mila euro per le madri con almeno 3 figli. E poi la riduzione da 90 a 70 euro del canone Rai. Il rifinanziamento con 600 milioni di euro della social card “Dedicata a te” e il rinnovo da gennaio a marzo 2024 con 200 milioni del bonus sociale elettrico.
La dieta dei ministeri
Il premier Giorgia Meloni aveva chiesto ai ministri sobrietà e il taglio delle spese considerate inutili. I risultati ci sono stati. Le riduzioni vanno da 1 miliardo a due miliardi e mezzo di euro in tre anni. Il contributo maggiore alla spending review arriva dal ministero dell’Economia e finanza che da solo si accollerà oltre un miliardo di riduzione del budget. Segue la Difesa con 200 milioni, il Mimit che dovrà sforbiciarne 197, gli Esteri 167, il Lavoro 150. Università e ricerca 129 milioni, le Infrastrutture 126, l’Interno 121, l’Istruzione 100 milioni. La Cultura dovrà tagliare 71 milioni, la Giustizia 55, la Salute 54, l’Agricoltura quasi 33, l’Ambiente 27 e il Turismo con 11 milioni.
Niente sorprese in Aula
Nel vertice di maggioranza tenuto lunedì a Palazzo Chigi con il premier Giorgia Meloni la coalizione di Centrodestra ha trovato l’intesa con la promessa che in Aula non saranno presentati emendamenti. La coalizione per evitare polemiche in corso di approvazione ha comunque deciso che saranno trovati degli aggiustamenti in seguito e se le condizioni economiche lo permetteranno. Il premier ha avuto assicurazioni della sua maggioranza che non ci saranno sorprese e “assalti alla diligenza”, d’altronde non ci sono risorse finanziarie da mettere in gioco. Le chance per eventuali modifiche sono poche, ci saranno solo 100 milioni per il 2024 e altri 100 per il 2025.
Ludopatia e gioco illegale
Venerdì nella seduta del Consiglio dei ministri sono attesi altri due decreti attuativi della delega fiscale. Alcune proposte relative alla riforma dei giochi legali, sono state rese note da Agipronews. Una riguarderà la riforma del settore del gioco “a partire da quelli a distanza”. Per punti di scommesse i titolari dovranno iscriversi ad albo presso l’agenzia delle Dogane, con un costo di iscrizione annuale di 50 euro. Saranno abilitati gli esercizi con specifica licenza di polizia per il gambling: agenzie di scommesse, sale slot, Bingo, tabaccherie con una sezione dedicata, ma anche bar, ristoranti, alberghi, edicole. Sarà intensificata con nuovi strumenti la lotta alla ludopatia. Per “garantire la tutela e la protezione del giocatore”. Ci saranno procedure di monitoraggio dei livelli di rischi associati a singoli giochi. Inoltre sarà inasprita la lotta al gioco illegale. Con un provvedimento, realizzato con Bankitalia, sarà inoltre impedito ai gestori di servizi di pagamento ogni transazione da o verso soggetti privi di concessione.