domenica, 23 Febbraio, 2025
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Ripopolamento dell’ostrica piatta nel golfo della Spezia

Un mollusco importante per la rigenerazione di ambienti marini

Enea sta sviluppando dei prototipi di “reef” realizzati con scarti della molluschicoltura, come gusci di mitili e fibre naturali, per favorire il ripopolamento dell’ostrica piatta nel golfo della Spezia. Si tratta di un mollusco nativo dal grande potenziale filtratore, utile per la rigenerazione di ambienti marini e per altri servizi ecosistemici (regolazione del clima, supporto alla biodiversità, approvvigionamento di cibo), con conseguenti benefici culturali e socio-economici. L’attività è condotta in collaborazione con la Cooperativa di Mitilicoltori Associati e realizzata nell’ambito del progetto “Pnrr Raise” sulla base dei principi della rete “Native Oyster Network”, organo consultivo del progetto, attivo in Irlanda e Regno Unito. Il progetto si avvale anche del supporto dei palombari che rientra nell’accordo di collaborazione stipulato tra Marina Militare ed Enea nel 2022.

L’Ostrea edulis

Questa specifica attività si inserisce tra quelle svolte da Enea che persegue la conoscenza, la conservazione e l’utilizzo degli ecosistemi calcificanti, la valorizzazione degli scarti dell’acquacoltura e la realizzazione di interventi di rigenerazione dell’ambiente e delle aree portuali per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. L’Ostrea edulis, notevolmente diminuita nel tempo, è una specie di ostrica nativa dell’Europa, distribuita dalla superficie a qualche metro di profondità, che si aggrega lungo la costa in gruppi di individui formando delle strutture tridimensionali, i cosiddetti “reefs” o “beds”, veri e propri letti naturali, in grado di fornire habitat, rifugio e sostentamento a molte altre specie, alcune anche di valore commerciale. Per questo i reef a ostriche, agendo sulla funzionalità e produttività degli ecosistemi costieri aumentano la biodiversità e inoltre, grazie alla loro capacità filtrante, favoriscono la pulizia dell’acqua. Non ultimo, questa specie di ostrica rappresenta un’importante fonte di cibo e la sua coltivazione, come quella di altri molluschi bivalvi, è una delle attività più sostenibili del mare.

Il valore dell’economia blu

“Nei processi rigenerativi, gli ecosistemi marini sono centrali per il ruolo che svolgono sia come erogatori di servizi – quali il sequestro del carbonio, la disponibilità di risorse alimentari, la promozione della biodiversità, il miglioramento del paesaggio – sia nell’adattamento e mitigazione degli impatti del cambiamento climatico”, spiega Chiara Lombardi del laboratorio Biodiversità e servizi ecosistemici dell’Enea. Nell’ambito delle attività e in collaborazione con il Comune di Lerici, LifeGate e Scuola di Mare, verrà realizzata un’area/laboratorio hi-tech per il ripristino ambientale dotata di sistemi ad alta risoluzione destinati al monitoraggio degli ecosistemi presenti nel Golfo. L’iniziativa è finanziata anche nell’ambito di due altri progetti Pnrr dedicati al rafforzamento delle infrastrutture osservative nel Golfo della Spezia che coinvolgono Enea e gli altri enti di ricerca partner di Smart Bay S. Teresa.

Il valore della economia blu italiana, che include le attività basate sulle risorse del mare quali pesca, acquacoltura, minerali marini, energie rinnovabili, turismo costiero e altre attività marittime come biotecnologie, cantieristica e attività portuali, è valutato intorno ai 200 miliardi di euro con 228 mila imprese che danno lavoro a quasi 914 mila persone generando un valore aggiunto di 142,7 miliardi e trend in crescita.

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