Gli incidenti aerei attribuiti al ‘Wildlife strike’, impatto tra aerei e animali selvatici come mammiferi e rettili e al ‘Bird strike’, tra aerei e uccelli, sono in costante aumento in tutto il mondo. È ciò che emerge dall’ultima relazione annuale sul Wildlife Strike, effettuata dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac), dettagliando che, in Italia, nel 2022 si sono verificati ben 2.168 casi di scontro tra aerei e animali selvatici (pari a 14,6 impatti ogni 10 mila movimenti aerei), rispetto a 1.617 eventi di Wildlife strike registrati nel 2021 (di questi 1.499 con uccelli).
Pratiche precise e sistemi di dissuasione
Nel Wildlife strike Relazione Annuale 2022 di Enac si legge: “Il Wildlife strike è in costante aumento in tutto il mondo. Ciò è dovuto principalmente all’aumento progressivo del traffico aereo, ma anche all’incremento numerico di molte popolazioni di animali selvatici nel corso degli ultimi decenni. Il 70% degli eventi di Wildlife strike avviene al di sotto dei 200 ft di quota, l’85% al di sotto degli 800 ft e oltre il 90% sotto i 2.000 ft”. I dati della relazione Enac mostrano le procedure e i rimedi attuati sui singoli aeroporti. In particolare all’aeroporto di Torino-Caselle, interessato dall’incidente avvenuto lo scorso sabato con lo schianto di una delle Frecce Tricolori, nel 2017 su 42.641 movimenti aerei sono stati registrati 17 impatti (soprattutto allodole e cornacchie) un numero in crescita sui 10 casi del 2021 e sui 13 del 2020. Su questo aeroporto sono state adottate pratiche precise e sistemi di dissuasione, come l’utilizzo di auto con sirena bitonale, 22 falconidi addestrati e stabili all’aeroporto e due cani Border collie impiegati per allontanare dal luogo la fauna selvatica.
Parti dell’aereo maggiormente colpite nel Bird strike
Nel rapporto si evidenzia quali siano le parti dell’aereo solitamente colpite durante questo genere di impatto; nella gran parte dei casi sono risultate quelle anteriori dell’aeromobile, ovvero il muso, il parabrezza, i motori, l’ala e la fusoliera. Più nel dettaglio, il motore è la parte dell’aeromobile che nel 2022 ha subito maggiori danni (12% dei casi di impatto).
Monitoraggio
L’ Ente Nazionale per l’Aviazione Civile intende garantire la regolarità e la sicurezza della navigazione aerea, adottando ogni misura idonea a prevenire e ridurre i rischi come il Bird strike. Il monitoraggio, i sistemi di dissuasione diretta, la sensibilizzazione e formazione sono tra le azioni attuate dall’Enac per rendere ostile agli uccelli l’ambiente aeroportuale. Riguardo a tale fenomeno l’Enac infatti sta valutando: “nuovi sistemi di monitoraggio e dissuasione presentati all’Ente sia a livello nazionale che internazionale e una serie di indagini per conoscere meglio la distribuzione, la fenologia e le quote di volo delle specie maggiormente coinvolte nei Wildlife strike”.