Con 498 voti a favore, 33 contrari e 105 astensioni, i deputati del Parlamento europeo hanno adottato la loro posizione negoziale su nuove norme per tutelare giornalisti, media, difensori dei diritti umani, attivisti, ricercatori e artisti dalle cosiddette azioni legali strategiche contro la partecipazione pubblica (SLAPP) volte a intimidirli o penalizzarli. In pratica, il Parlamento intende proteggere maggiormente i giornalisti e gli attivisti nell’Ue da azioni legali infondate e vessatorie intentate per silenziarli.
Una plenaria, quella che si è tenuta a Strasburgo, in cui si è trattato del tema delle accuse strumentali per zittire la stampa e della tutela internazionale dei giornalisti. La Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha commentato con gioia il via libera alle nuove norme: “Il giornalismo richiede coraggio, ma i giornalisti non dovrebbero essere costretti a essere coraggiosi per fare il proprio mestiere. Il Parlamento europeo sarà sempre al fianco di chi cerca la verità e sosterrà il nostro diritto democratico a essere informati. Quando cause legali frivole minacciano vite e mezzi di sussistenza, abusando dei nostri sistemi giudiziari, abbiamo il dovere di legiferare”.
Garanzie per le vittime delle azioni legali
Ma nello specifico, cosa cambia per la stampa? Il testo prevede una serie di garanzie per le vittime delle azioni legali, compresa la possibilità di chiedere il rapido respingimento della causa, nel qual caso sarà il ricorrente a dover dimostrare la fondatezza della denuncia. Secondo i deputati, le nuove norme dovrebbero applicarsi nei casi transfrontalieri in cui il convenuto, il ricorrente e il tribunale sono di paesi diversi o quando l’atto di partecipazione pubblica (che si tratti di un articolo di stampa, di un post sui social media, di un video, di una ricerca o di un’opera d’arte) ha rilevanza per più di uno Stato membro ed è accessibile elettronicamente. Il progetto di direttiva prevede garanzie per le vittime delle SLAPP, compresa la possibilità di chiedere il rapido respingimento della causa, nel qual caso sarà il ricorrente a dover dimostrare la fondatezza della denuncia. Sul ricorrente ricadranno anche l’onere delle spese procedurali, compresa la rappresentanza legale del convenuto, ed eventuali sanzioni, mentre la vittima SLAPP potrà chiedere un risarcimento anche per danni psicologici o alla reputazione. Mercoledì 12 luglio si apriranno i negoziati tra il Parlamento europeo e gli Stati membri sulla forma finale della legislazione.