L’Istituto Centrale per la Grafica dal 9 giugno fino all’8 ottobre 2023 ospita all’interno di Palazzo Poli di Roma la mostra fotografica “I mondi di Gina”, promossa dal Ministero della Cultura con Archivio Luce Cinecittà. Ideata e curata dal Sottosegretario del MIC, Lucia Borgonzoni e dalla Presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia, “I MONDI DI GINA” è innanzitutto un tributo ad una delle più grandi attrici della storia del cinema italiano e internazionale. Questo omaggio a Gina Lollobrigida è un’anteprima di altre iniziative che si terranno durante la Mostra del Cinema di Venezia con una seconda esposizione fotografica che la celebra assieme ad Anna Magnani. La mostra espone oltre 120 fotografie provenienti dall’Archivio Luce Cinecittà, dal Centro Sperimentale di Cinematografia e dal Museo di Fotografia Contemporanea, 2 abiti originali realizzati per l’attrice da Gattinoni, 2 costumi di scena dei film “Venere Imperiale” e “La donna più bella del mondo” realizzati da Costumi d’Arte e alcuni gioielli di Bulgari. Lucia Borgonzoni ha spiegato in merito: “Questa mostra vuole rendere omaggio a tutti i ‘Mondi di Gina’: non solo l’attrice, dunque, ma anche la fotografa, la scultrice, la viaggiatrice. In sintesi, un simbolo di emancipazione e intraprendenza al femminile, una donna che attraverso l’arte si è saputa reinventare regalandosi nuove vite, che le hanno consentito di esprimersi a tutto tondo e di raggiungere nelle arti figurative una caratura artistica impensabile, all’epoca, per una star del cinema internazionale: una femminista ante litteram”. Gina Lollobrigida, all’anagrafe Luigia, nacque nel 1927 a Subiaco dove trascorse la sua infanzia; negli anni Quaranta ella si trasferì insieme alla famiglia a Roma dove frequentò l’Istituto di belle arti. Per mantenersi agli studi Gina posò per i primi fotoromanzi ed appena diciassettenne interpretò il suo primo ruolo nella commedia “Santarellina” di Eduardo Scarpetta. Nella primavera del ‘47 partecipò al concorso di Miss Roma ottenendo un tale successo di pubblico che venne invitata a Stresa per le finali di Miss Italia, arrivando al terzo posto. Negli anni a seguire l’attrice di Subiaco ottenne i primi successi divenendo così protagonista di produzioni internazionali e hollywoodiane. Nel 1953 al fianco di Vittorio De Sica, Gina interpretò il personaggio della Bersagliera premiato con il Nastro d’argento in Pane, Amore e Fantasia di Luigi Comencini ottenendo l’Orso d’argento ed entrando definitivamente nell’immaginario collettivo proprio grazie alla sua spontanea rappresentazione della bella popolana povera dal cuore d’oro. Nel corso della sua carriera la Lollobrigida ottenne altri gloriosi riconoscimenti come i Golden Globe, i David di Donatello e i British Academy Awards. Anche la presidente Chiara Sbarigia si è, espressa: “La sua personalità fiera ed eclettica rendono quella di Gina Lollobrigida una figura esemplare proprio nel senso letterale della parola, cioè meritevole di essere presa ad esempio. Perché Gina fu innanzitutto una self made woman. Una donna contemporanea, dalle mille sfaccettature e dalla creatività inesauribile, che già al culmine del suo successo negli anni Sessanta, prima in parallelo e poi lasciandosi alle spalle la recitazione, riprese la sua vena artistica e si volse alla fotografia, ricevendo molti premi e onorificenze. Ma al fondo delle diverse espressioni artistiche che coltivò c’erano dei tratti comuni che le riconoscevano tutti quelli che hanno avuto l’onore e la fortuna di conoscerla, dei tratti caratteriali che lei conservò fino all’ultimo, e cioè una curiosità infinita e un grande entusiasmo. A Gina brillavano spesso gli occhi, viveva di entusiasmi, e l’entusiasmo è contagioso, è un linguaggio universale che tutti capiscono”.