Nelle prime ore di martedì mattina, la diga di Kakhovka nella regione ucraina di Kherson è crollata a seguito di una esplosione, rendendo necessarie evacuazioni di massa. Un grave disastro ecologico è in atto.In un appassionato appello al mondo, il presidente Zelensky ha chiesto di reagire all'”atto di terrorismo russo”, aggiungendo: “La Russia è in guerra con la vita, con la natura, con la civiltà”.
La diga idroelettrica di Kakhovka si trova sul fiume Dnipro a monte della città di Kherson e a valle della centrale nucleare russa di Zaporizhzhia (ZNPP).
Il fiume Dnipro segna l’attuale linea del fronte nella regione con i russi che controllano la riva sinistra e gli ucraini, la riva destra. La stessa città di Kherson è stata liberata dall’Ucraina lo scorso autunno.
Le Convenzioni di Ginevra proibiscono gli attacchi alle dighe a meno che “non siano utilizzate per scopi diversi dalla sua normale funzione e nel supporto regolare, significativo e diretto di operazioni militari e se tale attacco è l’unico modo fattibile per porre fine a tale supporto”, una condizione che non era dunque applicabile alla diga di Nova Kakhovk.
Andriy Yusov, un portavoce dell’intelligence militare delle forze armate ucraine (AFU) ha ricordato come “L’anno scorso, l’intelligence militare ucraina ha riferito che la centrale idroelettrica di Kakhovka era stata minata dalle truppe russe, pubblicando prove fotografiche e video”.
Le evacuazioni delle aree colpite sono iniziate per la prima volta martedì mattina. Al momento non ci sono informazioni sulle persone uccise o ferite a causa delle inondazioni, ma martedì sera la Casa Bianca ha affermato che ci saranno “probabilmente molti morti”.
Il ministero dell’Interno ucraino ha dichiarato che 17.000 persone sono state evacuate, con un totale di 24 villaggi allagati.
Il ministero della Difesa ucraino ha avvertito del pericolo rappresentato dalle mine e da altri oggetti esplosivi spostati dalle acque alluvionali.
L’impatto ecologico della distruzione della diga non sarà noto per qualche tempo, ma non c’è dubbio che sarà immenso.
L’Ucraina ha già avvertito di un potenziale “ecocidio” dopo che 150 tonnellate di olio motore sono state versate nel fiume, dai macchinari della diga, a seguito dell’attacco.
Dato il vicino alla centrale di Zaporizhzhia c’erano timori iniziali che l’esplosione potesse scatenare un incidente nucleare, ma l’operatore energetico ucraino Energoatom ha chiarito che la situazione nella centrale nucleare è, al momento, sotto controllo.
Martedì il presidente Zelensky ha affermato che “il mondo deve reagire” all’attacco alla diga di Kakhovka, aggiungendo: “Questo è solo un atto di terrorismo russo. Questo è solo un crimine di guerra russo”.