lunedì, 31 Marzo, 2025
Esteri

Rapporto shock: più di 122.000 detenuti relegati in isolamento nelle carceri statunitensi

Una raccolta di dati incompleta rende difficile conoscere l’intera portata delle persone detenute in isolamento nelle carceri statunitensi. Ora è a disposizione un’analisi unica nel suo genere che mira a diventare un punto di riferimento per il monitoraggio. Circa 122.840 persone nelle carceri federali e statali per adulti e nelle carceri federali e locali sono state collocate in alloggi restrittivi, meglio noti come isolamento, per 22 ore o più in un dato giorno a metà del 2019, secondo un nuovo rapporto pubblicato martedì basato sul dati governativi più recenti disponibili. Ciò equivale a circa il 6% della popolazione carceraria totale degli Stati Uniti all’epoca. Il rapporto, preparato da Solitary Watch, un gruppo di controllo senza scopo di lucro, e Unlock the Box, una campagna di advocacy, si basa su dati autodichiarati dagli stati e dal Bureau of Justice Statistics del governo federale, nonché su un sondaggio inviato a tutte le carceri statunitensi dal Vera Institute of Justice, un gruppo di difesa della giustizia penale senza scopo di lucro. Il rappresentante democratico Cori Bush, il cui stato natale del Missouri contava quasi il 12% della sua popolazione carceraria totale in alloggi restrittivi in un solo giorno, ha affermato che i risultati del rapporto sottolineano una “catastrofe”. “Infliggere l’isolamento a una persona è una piaga morale per questa nazione – ha dichiarato – Infliggerlo a centinaia di migliaia di persone, sproporzionatamente di colore e indigeni, è un disastro. Noi, come funzionari pubblici, dobbiamo agire ora per fermare questa diffusa inflizione di torture”. “La cifra complessiva ammonta a più di 1 su 20 persone incarcerate in isolamento negli Stati Uniti – ha affermato il direttore di Solitary Watch Jean Casella – il rapporto è ancora un quadro incompleto perché non tutti gli stati forniscono i loro numeri di alloggio restrittivi al governo federale e le carceri locali non sono generalmente obbligate a registrare gli incidenti. Il rapporto inoltre non include l’uso dell’isolamento nei centri di detenzione per immigrati o nelle strutture per i giovani , dove anche i dati sono limitati. Fino a quando non verrà sviluppato e reso obbligatorio un sistema migliore, ciò che avremo è questa istantanea – ha continuato Casella – E dal momento che non c’è alcuna sanzione per la mancata segnalazione al Bureau of Justice Statistics, siamo fortunati che ci siano così tanti stati che lo fanno”. Secondo il rapporto, solo uno stato, il West Virginia, non ha fornito i numeri all’ufficio né li ha resi pubblici. La West Virginia Division of Corrections and Rehabilitation non ha risposto a una richiesta di commento. Lo stato con la quota più alta di popolazione carceraria in isolamento è il Nevada, con quasi il 26%.

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