Nella gremita aula Pessina, nell’edificio centrale della facoltà di Giurisprudenza Federico II a Napoli, Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, è tornato nella “sua” Università per una Lectio Magistralis dal titolo “Cultura di massa e politica culturale”, un intervento che ha toccato i temi della fine del comunismo, dell’era digitale e della globalizzazione. il Ministro della Cultura ha risposto all’invito rivoltogli dal Rettore Matteo Lorito e dal Direttore del dipartimento di Giurisprudenza, Sandro Staiano, in circa 40 minuti di intervento ha esposto a professori, studenti e addetti ai lavori la sua percezione di cultura.
“Cultura è insieme di conoscenze, intesa nel duplice aspetto di tradizione e progresso, come processo non come dato cristallizzato e statico, mentre crisi dell’essere è crisi della cultura e quindi dell’intera società”; cosi il Ministro ha aperto la sua Lectio Magistralis. Il professor Staiano a margine di questo appuntamento con il Ministro della Cultura, ha affermato: “Una concezione fortemente aperta. Sangiuliano credo che abbia interpretato molto bene il tema di cui ha illustrato la complessità. Egli ritiene che il campo culturale sia quello dello scambio fra diversità, la sede del pluralismo delle idee e poi ha anche dato conto di alcune iniziative che vuole prendere in riferimento alla città di Napoli dove vi sono molti spazi e molte iniziative che possono essere prodotte: c’è molto da recuperare e da valorizzare nel nostro patrimonio culturale e mi pare che ci siano tutte le premesse perché questo suo impegno sia importante per noi e apra una stagione di grande interesse che dia ancora di più campo allo sviluppo della città che si presenta già molto promettente”.
Nel corso della Lectio, Gennaro Sangiuliano ha espresso il suo forte legame con la città di Napoli e ha spiegato la sua visione di cultura all’epoca della globalizzazione sottolineando la centralità dei musei per la geografia identitaria dell’Italia e asserendo: “Siamo una superpotenza culturale, un unicum”. Il Ministro Sangiuliano, prima di concludere il lungo intervento con un focus proprio sulla sua città natale, ha confermato il sostegno al Mann, annunciando per i prossimi giorni l’inaugurazione del mosaico restaurato della Battaglia di Izzo tra Alessandro e i Persiani; a tal proposito Sangiuliano ha dichiarato: “Siamo impegnati con il progetto dell’Albergo dei Poveri dove si può fare un grande hub culturale in cui l’università di Napoli deve avere un ruolo da protagonista. Fra poco saremo pronti anche con i lavori ai Girolamini, riformeremo il sistema museale creando grandi poli nazionali al Vomero con San Martino, Sant’Elmo e Flordiana che diventeranno autonomi con un proprio direttore e un proprio staff per qualificarsi molto di più.
Includeremo tra gli altri progetti, come richiesta del sindaco Manfredi, il restauro del Maschio Angioino che si è degradato dopo interventi di anni fa. Lavoriamo per accrescere il valore della nostra cultura”. Gennaro Sangiuliano, si è detto emozionato ricordando: “Qui, proprio in questa sede, ho sostenuto diversi esami”; tra i laureati eccellenti ha poi citato tre Presidenti della Repubblica, Enrico De Nicola, Giovanni Leone e Giorgio Napolitano, per affermare con orgoglio: “La Federico II è uno dei migliori atenei al mondo”.