domenica, 23 Febbraio, 2025
Lavoro

In Europa solo il 24% dei designer è donna. Guadagnano il 12,8% in meno degli uomini

EUIPO, l’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale, ha condotto un nuovo studio dal titolo “Women in Design” per analizzare i divari di genere in un settore quale quello dell’ideazione di designs che si immagina di appannaggio femminile e che invece non lo è. La percentuale di ideatrici nella UE, le loro retribuzioni e la partecipazione alla registrazione dei disegni e modelli dicono che in Europa neanche questo settore è donna. La pubblicazione dello studio, presentato in concomitanza con la Giornata mondiale della proprietà intellettuale, quest’anno incentrata su “Donne e proprietà intellettuale: accelerare l’innovazione e la creatività”, rileva che nel 2021 solo il 24% dei designer attivi nella UE sono state donne, con notevoli differenze tra gli Stati membri: 17% nei Paesi Bassi, 18% in Ungheria e Slovacchia e 33% in Lettonia. Tale divario si riflette anche in una minore partecipazione femminile presso l’EUIPO, dove solo il 21% dei disegni e modelli comunitari è stato registrato da una ideatrice.

Nonostante che la quota di designers femminili e di designs creati da donne sia aumentata negli ultimi due decenni, per colmare il divario attuale ci vorrebbero 51 anni. In alcuni Stati come la Spagna, la Croazia e l’Italia, la quota femminile nella professione è superiore alla media della UE, ma sempre inferiore a quella di altri Paesi extra UE. In Corea del Sud, ad esempio, quasi la metà dei disegni e modelli depositati da imprese coreane ha alle spalle almeno una ideatrice; in Cina e negli Stati Uniti circa il 40% dei designs depositati vede la presenza di protagoniste femminili.

In termini di retribuzione, le designer guadagnano in media il 12,8% in meno dei colleghi uomini, anche se parte di questo differenziale retributivo può essere imputabili a fattori come l’età o le condizioni di lavoro. Resta comunque un divario inspiegabile dell’8%. “La parità di genere è uno degli obiettivi fondamentali della UE – ha commentato il Direttore Esecutivo dell’EUIPO Christian Archambeau -. È inoltre un imperativo in tutte le professioni, anche nel settore della proprietà intellettuale. La maggior parte degli studi di genere realizzati finora si è concentrato sugli inventori e sui brevetti. Con questo nuovo studio dell’EUIPO, incentrato sulle designer e sulla loro partecipazione al sistema dei disegni e modelli comunitari registrati, ci auguriamo di richiamare l’attenzione sul divario di genere attualmente esistente nell’ambito della proprietà intellettuale dell’UE e di contribuire ad accrescere l’equilibrio e l’inclusività in questa professione. Promuovendo una maggiore diversità e inclusività, possiamo creare un mondo della PI più equo e dinamico”.

Lo studio riporta che il tipo di prodotti più spesso progettati dalle donne sono quelli farmaceutici e cosmetici, oggetti per uso ornamentale e prodotti tessili in pezza, mentre gli strumenti musicali, le armi, gli articoli pirotecnici, per la caccia, per la pesca e l’eliminazione di animali nocivi, così come i fabbricati e gli elementi da costruzione, sono i prodotti meno frequentemente ideati dalle donne.

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