Da qualche tempo anche in Italia e in Europa stiamo assistendo al lento e costante insediamento definitivo degli immigrati. I figli degli immigrati, le cosiddette seconde generazioni, nati in Italia o giunti per ricongiungimento, si trovano a vivere “tra due mondi” in una condizione di pendolarismo perenne, e devono continuamente conciliare condizioni e status spesso troppo diversi. Vivono talvolta situazioni conflittuali sia coi genitori, spesso più legati ai valori culturali della terra di origine, sia con la società d’accoglienza, dove sono visti come stranieri anche quando – essendo nati in Italia o essendovi arrivati nella prima infanzia – di fatto non lo sono. In questo reportage di fotografia etica umanitaria e sociale realizzato nell’area mediterranea sull’immigrazione, l’infanzia e l’accoglienza si rispecchiano in quei tratti etnici della cultura di origine che sembra non scomparire, ma piuttosto rigenerarsi in forme inedite, dando vita a nuove modalità di integrazione e rendendo la società occidentale maggiormente multiculturale e aperta rispetto al secolo scorso.
Collage di Giacomo Palermo