Lo scorso giovedì sera, Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha incontrato in videoconferenza i Sindaci, i Prefetti ed i Questori delle città metropolitane di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Torino e Venezia. Il Ministro ha preannunciato l’intenzione di estendere a tutte le città metropolitane del Paese le iniziative di sicurezza già avviate dallo scorso gennaio a Roma, Napoli e Milano per migliorare la vivibilità nelle aree urbane. Come precisato nel comunicato stampa “Si tratta, in particolare, del modello operativo già stato sperimentato nelle tre principali realtà metropolitane per l’intensificazione, sotto la regia del Dipartimento di pubblica sicurezza, delle operazioni straordinarie, “ad alto impatto”, realizzate con l’impiego di personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e con la collaborazione delle Polizie locali e altre amministrazioni interessate”. Il modello organizzativo prevede l’impiego del personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, in collaborazione con la Polizia Locale, unicamente sotto la regia del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Tali operazioni verranno effettuate anche nelle altre città metropolitane a seguito della condivisione della loro pianificazione con i Sindaci in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica al fine di garantire più sicurezza sui territori, assicurando una presenza maggiore e visibile delle Forze di polizia e offrendo una più efficace risposta al bisogno di protezione in zone dove la percezione di insicurezza è molto diffusa. La realizzazione di queste attività sarà supportata dall’impiego dedicato delle risorse del “Fondo sicurezza urbana”. A tal proposito, il Viminale sta già lavorando per una ripartizione di queste risorse in grado di sostenere le progettualità elaborate dai comuni per rafforzare la sicurezza urbana. Il tavolo, già attivato al ministero dell’Interno per la riforma del “Testo unico sull’ordinamento degli enti locali”, sarà anche la sede in cui verranno valutate le proposte di intervento normativo formulate dalle città metropolitane, per rendere più efficace le azioni a tutela della sicurezza delle comunità.