Il senatore repubblicano della Florida, Marco Rubio, ha pubblicato un video sul popolare social Twitter nel quale stigmatizza la vicenda legata all’ex-Presidente Donald Trump, definendo il suo arresto una “brutta giornata per tutto il popolo degli Stati Uniti”. “Oggi, la politica americana oltrepassa un limite da cui non tornerà mai più – ha dichiarato il senatore – Dopo oggi, ogni pubblico ministero in America che vorrà farsi un nome avrà ora il permesso di inseguire praticamente chiunque”. Per Rubio, l’accusa stabilisce una “nuova normalità” per la Nazione. Una normalità che rappresenta “veleno” per il futuro degli Stati Uniti. “Questa giornata cambierà definitivamente la politica in America per sempre – ha aggiunto – Rimpiangeremo questo giorno, che Trump piaccia o no”. Sono in atto tre indagini penali all’esame della condotta del tycoon. Tutte con il potenziale per portare accuse ancora più gravi di quelle mostrate nella giornata di martedì a New York. Un gran giurì speciale, in Georgia, ha trascorso un anno a indagare sull’interferenza elettorale di Trump e dei suoi alleati, raccomandando l’incriminazione di più persone presentando una serie di accuse. A Washington DC, il consigliere speciale del Dipartimento di Giustizia Jack Smith, oltre alle vicende in esame, sta conducendo un’indagine separata per stabilire se Trump abbia ostacolato la giustizia o violato in altro modo la legge federale in relazione ai documenti riservati trovati, durante una perquisizione dell’FBI, nella sua residenza di Mar-a-Lago. Non è noto se questi casi verranno sommati alle attuali accuse di Trump. Tuttavia potrebbero rappresentare serie minacce legali. Se il caso di New York avrà un epilogo negativo, la pena comporterà la detenzione di quattro anni. L’ex procuratore distrettuale di Manhattan, Cyrus Vance, ha affermato che, in caso di condanna dell’ex-presidente, la prigione rappresenterebbe una pessima conclusione della vicenda. Se venissero confermati gli attuali potenziali crimini, all’esame in Georgia e Washington, la pena detentiva comporterebbe fino a venti anni di carcere.