La stragrande maggioranza dei parigini ha votato, domenica, per vietare gli scooter elettrici dalle strade della capitale francese. Si è trattato di un referendum non vincolante promosso dalle autorità cittadine.
Il divieto ha ottenuto tra l’85,77% e il 91,77% dei voti nei 20 distretti parigini che hanno pubblicato i risultati. Una rara consultazione pubblica che ha provocato lunghe code alle urne in tutta la città.
“Ho preferito votare contro, perché a Parigi è un casino – ha dichiarato il ferroviere Ibrahim Beutchoutak, 47 anni – Il modo in cui sono organizzati gli scooter, il pericolo che creano a Parigi, l’inquinamento visivo… non va bene”. Le città di tutto il mondo stanno inasprendo le normative sui monopattini elettrici, limitando il numero di operatori, la velocità e i luoghi dove parcheggiare. In tutta la Francia, nel 2021, sono morte ventiquattro persone in incidenti legati agli e-scooter. Uno di essi a Parigi. L’anno scorso, la Capitale ha registrato 459 incidenti di cui tre mortali. Il medico generico Audrey Cordier, 38 anni, dopo aver votato contro gli scooter, ha dichiarato: “Nel mio lavoro, vedo molti incidenti causati dai monopattini, perciò vedo veramente degli effetti negativi”. Gli scooter elettrici accessibili tramite app per smartphone sono operativi a Parigi dal 2018, ma a seguito di lamentele sulla loro distribuzione apparentemente incontrollata, la Capitale, nel 2020, ha ridotto a tre il numero di operatori con un contratto triennale, richiedendo che la velocità fosse limitata a 20 km all’ora ed imponendo aree di parcheggio designate. Gli attuali contratti dureranno fino a settembre.
Gli operatori avevano offerto ulteriori regolamenti, inclusa la conferma che gli utenti avessero più di 18 anni, fissando le targhe in modo che la polizia potesse identificare i trasgressori e limitando ogni scooter a un passeggero. Domenica, operatori come Tier e Lime hanno inviato codici voucher gratuiti agli utenti per incoraggiarli a votare contro il divieto. Alcuni elettori hanno affermato che avrebbero preferito regolamenti più severi piuttosto che un divieto totale. “Ho votato a favore dei monopattini perché sono contrario alla scelta piuttosto binaria che ci viene data in questo referendum – ha detto Pierre Waeckerle, 35 anni. – Non voglio che gli scooter facciano quello che vogliono sui marciapiedi, ma vietarli non è la priorità”.