giovedì, 19 Settembre, 2024
Società

“Via TikTok dal telefonino dei dipendenti pubblici”

TikTok  è il social network cinese lanciato nel settembre 2014 più popolare e più utilizzato soprattutto da utenti giovanissimi che condividono brevi video, partecipano alle sfide della community e interagiscono tra loro a colpi di like e commenti.

Influencer, celebrità e personaggi pubblici, persino della politica, utilizzano questa piattaforma per creare e condividere con i propri follower brevi video, della durata compresa tra 15 e 60 secondi. Sono sempre di più gli account TikTok di aziende che sfruttano questo social per acquisire nuovi clienti.

TikTok ha 1 miliardo di utenti attivi nel mondo (TikTok, 2021). In Europa, il social network conta 100 milioni di utenti mensili. In Italia, ci sono 14,4 milioni di utenti unici (Audiweb, 2022).

La maggior parte degli utenti di TikTok ha un’età compresa tra i 16 e i 24 anni. Il 73% degli utenti ha meno di 34 anni, di cui circa il 54% sono donne (Statista, 2022).

Davvero siamo tutti spiati da TikTok?

Secondo i fondatori, l’obiettivo di TikTok è “dar vita a una comunità in cui tutti possono essere creatori”.

In questi giorni però stanno emergendo dubbi e preoccupazioni circa il reale obiettivo di TikTok. A scatenare preoccupazione generale sono state le dichiarazioni dell’amministratore di TikTok che ha ammesso che i dipendenti in Cina possono avere accesso ai dati personali degli utenti in tutto il mondo.

USA e UE ordinano ai dipendenti pubblici di disinstallare TikTok La prima reazione è arrivata dagli Stati Uniti che ha vietato il download del’app sui dispositivi governativi, a livello statale e federale, e in molte università. Sulla scia della decisione del governo americano, anche la Commissione europea ha subito imposto la
disinstallazione dell’app a tutti i suoi dipendenti.

Il divieto è stato comunicato dalla Commissione UE la mattina del 23 febbraio. Nella nota si legge che: “Per proteggere i dati della Commissione e aumentare la sua sicurezza informatica, il Consiglio di gestione aziendale della Commissione europea ha deciso di sospendere l’uso dell’applicazione TikTok sui dispositivi aziendali e su quelli personali usati per accedere ai servizi mobili della Commissione”.

Il personale della Commissione europea ha tempo sino al prossimo 15 marzo per adeguarsi, pena il divieto di accesso alle applicazioni collegate alla Commissione, come la posta elettronica o i servizi Skype.

Anche il Consiglio o il Parlamento UE si appresta ad adottare provvedimenti analoghi. Del resto, i commissari europei per la giustizia, la trasparenza, la concorrenza e gli affari interni avevano
già intimato a Shou Zi Chew, amministratore delegato di TikTok di assicurare il pieno rispetto del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

Anche il governo italiano si sta occupando della questione TikTok. ll ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo ha detto:
“Decideremo in fretta, dobbiamo capire i reali rischi per la sicurezza nazionale”. Sembra ormai prossima la soluzione in linea con quella americana ed europea. Il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo
Zangrillo ha dichiarato che è “allo studio lo stop per tutti i dipendenti pubblici”.

La decisione che riguarderà 3,2 milioni di dipendenti pubblici, compresi docenti e personale ATA delle scuole italiane, dovrà essere presa rapidamente proprio perché a essere minacciata è la sicurezza nazionale.

Determinante sarà il rapporto dei servizi di intelligence che – come si apprende – si stanno occupando della questione già da gennaio.

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