La quota di famiglie in povertà assoluta tra il 2005 e il 2021 è più che raddoppiata mentre il patrimonio delle famiglie ricche del Paese ha registrato un costante incremento. E ora a causa dell’alta inflazione, gli italiani più poveri dovranno affrontare una grave erosione del potere d’acquisto, fra adeguamenti salariali che non arrivano e con una caduta dei salari nei primi 9 mesi del 2022 che ha già raggiunto i 6,6 punti percentuali.
È la fotografia di Diseguitalia, il rapporto che l’organizzazione non governativa Oxfam dedica all’Italia in avvio del Forum di Davos. In particolare, lo shock da inflazione, secondo Oxfam, ha determinato un crollo dei salari reali “per oltre sei milioni di dipendenti privati”. “L’aumento dell’incidenza della povertà è stato attenuato, nell’emergenza, dagli interventi pubblici di supporto alle famiglie, ma le prospettive di arretramento sono forti alla luce dei fattori correnti di rischio per l’economia italiana come gli impatti del conflitto russo-ucraino e la crescita dell’inflazione”, avverte Mikhail Maslennikov, policy advisor su giustizia economica di Oxfam Italia “La pandemia prima e, ora, la crisi dell’energia, l’aumento dei prezzi, con un tasso dell’inflazione mai così alto da oltre 35 anni , e i nuovi venti recessivi rischiano di esacerbare ulteriormente i divari di lungo corso che caratterizzano il nostro Paese”, avverte Oxfam.