La Svezia non prenderà alcuna iniziativa sulla questione ricollocamenti dei migranti. Lo ha annunciato l’ambasciatore svedese Lars Danielsson presentando alla stampa le priorità della presidenza semestrale Ue guidata da Stoccolma. Il diplomatico non ha escluso che il capitolo della redistribuzione dei migranti in fuga dai propri Paesi sia comunque sul tavolo del Consiglio europeo, il quale si svolgerà il 9 e 10 febbraio 2023. “Oggi nella Ue c’è un interesse comune sul tema ma serve una chiara base legale che sia compresa da tutti i membri per raggiungere un accordo sulla dimensione interna del dossier migranti, ha spiegato l’ambasciatore. “Non c’è una scadenza nell’estate per quanto riguarda l’accordo sulla migrazione in Ue e abbiamo tempo fino al primo trimestre del 2024”, ha aggiunto. “Una soluzione è alla portata ma non è facile, e vogliamo aprire la strada per un accordo politico, durante la presidenza belga”, ha spiegato Danielsson sottolineando che il primo passo sarà fare progressi sulla dimensione esterna del dossier, che sarà al centro del Consiglio europeo del 9 e 10 febbraio. “Alcuni strumenti già ci sono ma non li abbiamo usati”, ha detto il diplomatico svedese sottolineando due possibili strade da percorrere: il regime dei visti e il sistema di preferenze generalizzate con i Paesi di partenza.