L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha rivelato che 14.000 persone sono state arrestate durante le proteste in Iran e ha avvertito che l’uso non necessario e sproporzionato della forza nel Paese deve immediatamente cessare. L’Iran è vittima di una vera e propria crisi dei diritti umani e l’attuale situazione nel Paese è insostenibile.
“Secondo le informazioni raccolte dall’Onu, circa 14.000 persone, compresi i bambini, sono state arrestate nel contesto delle proteste, scoppiate il 16 settembre. Un numero impressionante. Le forze di sicurezza hanno risposto usando la forza letale contro manifestanti disarmati e passanti che non rappresentavano alcuna minaccia per la vita”, ha detto l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani Volker Türk
“Esorto il Governo e chi detiene il potere ad ascoltare i manifestanti e riconoscere le profonde lamentele sociali, economiche e politiche che si sono accumulate”, ha aggiunto. Volker Türk ha esortato le autorità iraniane ad avviare processi investigativi indipendenti, imparziali e trasparenti sulle presunte violazioni dei diritti umani, in linea con gli standard internazionali, di cessare immediatamente “di usare la violenza e le molestie contro i manifestanti pacifici” e “a rilasciare tutti gli arrestati per aver protestato pacificamente”, nonché a imporre una moratoria sulla pena di morte.