Il caro prezzi si abbatte anche sul comparto della montagna e con i rincari che investono prezzi e tariffe di tutto il settore fanno salire alle stelle i costi della vacanza invernale. L’allarme è stato lanciato da Assoutenti, a seguito dell’indagine “Skipass Panorama Turismo” secondo la quale l’inverno alle porte (2022-’23) vedrà un fatturato complessivo del settore turistico salire a quota 9 miliardi e 514 milioni di euro.
Ma se sale il fatturato non sempre significa che le cose vadano bene, infatti la prima voce che subirà sensibili rincari è quella legata all’acquisto dello skipass: chi sceglierà le Dolomiti dovrà mettere in conto una spesa giornaliera, in alta stagione, pari a 74 euro, contro i 67 euro dello scorso anno, con un aumento della tariffa del +10,4%. Va peggio in Lombardia: a Bormio il prezzo giornaliero dello skipass, in alta stagione, sale da 46 euro a 52 euro, con un aumento del +13%, quello stagionale da 775 euro a 825 euro (+6,4%).
Chi sceglierà la Valle d’Aosta dovrà mettere in conto un aumento dello skipass del +8,9% a Courmayeur (da 56 a 61 euro) e del +7,5% a Cervinia (da 53 a 57 euro). Lo stagionale Valle d’Aosta potrà essere acquistato al prezzo di 1.286 euro contro i 1.180 euro dell’anno scorso (+8,9%); lo stagionale Valle d’Aosta + Zermatt costerà invece 1.518 euro contro i 1.393 euro della scorsa stagione (+9%).