Sos Mediterranee ha chiesto alle autorità marittime francesi di assegnare un porto sicuro alla Ocean Viking, con a bordo 234 naufraghi da 18 giorni. La Ong si aspetta che Ocean Viking arrivi nelle acque vicine alla Corsica giovedì 10 novembre ma la situazione a bordo ha raggiunto un limite critico.
“Stiamo affrontando conseguenze molto gravi, compresi i rischi di perdita di vite umane. Il benessere fisico e psicologico dei sopravvissuti e dell’equipaggio è ormai esaurito da oltre due settimane di blocco in mare. Ora c’è un’emergenza umanitaria che necessita di una risposta immediata”, ha affermato Xavier Lauth, direttore delle Operazioni di Sos Mediterranee.
“L’Italia non ha assegnato un luogo sicuro nonostante le nostre numerose richieste ufficiali”, evidenzia. Nei giorni scorsi in Sicilia sono state violate alcune leggi marittime e umanitarie, con l’attuazione di processi di sbarco selettivi delle persone soccorse dalle navi delle Ong Humanity 1 e Geo Barents. A queste due navi è stato negato lo sbarco sicuro e completo di tutti i sopravvissuti. Tale misura non è in linea con le disposizioni delineate dalle convenzioni e risoluzioni marittime e umanitarie internazionali applicabili che regolano le operazioni SAR”, spiega Nicola Stalla, coordinatore di ricerca e soccorso a bordo di Ocean Viking.