A Nassirya, grazie all’equipe medica di Emergenza Sorrisi, circa 2300 bambini sono stati operati e curati con successo. Una vera e propria corsa contro il tempo che ha impegnato negli anni in sala operatoria i chirurghi, gli infermieri e i volontari dell’associazione per una media di 14 ore al giorno. La missione è stata realizzata in collaborazione con il ministero della Salute del Thi Qar, e resa possibile grazie alla Fondazione Terzo Pilastro Internazionale ed Emirates Airlines Foundation, che ha fornito gratuitamente i biglietti aerei per la squadra sanitaria.
“Continuiamo a vedere patologie che in Italia non si vedono più da almeno 30 anni. Si tratta di lesioni celebrali derivanti da asfissia e ittero neonatale che sono state riscontrate in tantissimi casi” ha spiegato Luigi Sigona, Neurochirurgo al Presidio Ospedaliero S. Maria della Grazie di Pozzuoli a Napoli. L’equipe di Emergenza Sorrisi, formata da 18 medici e infermieri volontari, ha operato presso l’Habobbi Teaching Hospital realtà con cui l’organizzazione collabora da 14 anni. Non solo malformazioni del volto e palatoschisi. Durante la missione i medici hanno preso in carico anche gravi ustioni invalidanti che richiedono più trattamenti, emangiomi, patologie legate alla palpebra cadente e molto altro ancora.
“Durante la missione sono tornati a farsi visitare pazienti che abbiamo visitato da bambini e oggi sono diventati adulti. Questo rappresenta un chiaro segnale di fiducia. Un legame che abbiamo costruito in 14 anni e che è diventato saldo. In ogni missione lavoriamo fianco a fianco dei sanitari locali, e negli anni abbiamo formato Aws Hussona che è diventato il nostro referente in tutto l’Iraq. Un punto di riferimento per l’intero Paese e che a sua volta sta formando tantissimi giovani medici. Un grande lavoro di squadra che ci ha permesso di operare e curare oltre 2.300 bambini”, spiega Fabio Massimo Abenavoli, Chirurgo Maxillo-facciale e Presidente di Emergenza Sorrisi.