L’Italia deve costruire un nuovo modello agricolo. È l’appello lanciato da Confagricoltura al futuro ministro delle Politiche agricole, chiedendo un nuovo piano di strategia per l’agricoltura che possa durare almeno 30 anni. “Se non partiamo dalla necessità di ripensare a un’agricoltura diversa, digitale, attenta all’ambiente e che deve produrre di più, non stiamo facendo quello che dobbiamo”, ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.
“Il prossimo ministro delle Politiche agricole avrà una serie di priorità da affrontare soprattutto in Europa, innanzitutto il tema della riduzione dei fitofarmaci. Dobbiamo iniziare a pensare a un nuovo modello agricolo che sia costruito con gli agricoltori, non contro gli agricoltori. Insieme al ministro, dovremmo iniziare a pensare a cosa proporre a Bruxelles sui grandi temi della politica agricola, altrimenti si coniuga male sia la politica agricola legata alla Pac, sia le politiche legate al Green Deal europeo”, ha aggiunto.
“In un anno in cui abbiamo conosciuto la siccità, dobbiamo iniziare a preoccuparci e a programmare un nuovo modello agricolo” per “coniugare la sostenibilità con i temi della produttività. Se da una parte dobbiamo produrre di più, dall’altra dobbiamo farlo preservando le risorse naturali. In questa dimensione, c’è un nuovo modello agricolo che sta nascendo. La sostenibilità in agricoltura è fondamentale, gli agricoltori vivono di sostenibilità: se oggi noi abbiamo un modello agricolo che migliora giorno dopo giorno, anno dopo anno, è perchè gli agricoltori da tempo lavorano per preservare le risorse naturali.
Abbiamo necessità di terreno fertile, di buona acqua, di qualità dell’aria: quindi da tempo lavoriamo per avere un ecosistema positivo. In quella dimensione l’agricoltura sta sempre più accelerando sui grandi temi legati, ad esempio, al sequestro del carbonio: lavoreremo sempre di più, andando a migliorare la qualità dell’aria”, ha concluso.
