Importante evento oggi alle 11 al Senato.
il Presidente emerito della Corte Costituzionale, Prof. Giuliano Amato, insieme al Sottosegretario di Stato per l’Economia e le finanze, Federico Freni, al Presidente della “Commissione d’inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico”, Sen. Mauro Maria Marino, ed al Direttore Generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, presenteranno la Relazione conclusiva dell’attività svolta dalla Commissione d’inchiesta. Secondo Riccardo Pedrizzi, già presidente della commissione finanze e tesoro che fece l’indagine conoscitiva sui giochi nonché consulente dell’attuale Commissione d’inchiesta, “i due documenti conclusivi si muovono in piena sintonia sulla necessità di varare al più presto un testo unico normativo per recepire i principi comunitari della libertà di stabilimento e di libera prestazione di servizi senza abdicare al controllo dello Stato”. “Ma è da sottolineare – prosegue Pedrizzi – anche il risvolto economico e sociale, ripreso nelle conclusioni con la previsione di forme di compartecipazione al gettito derivante dalle entrate del gioco, che possano servire a supportare i servizi locali, sociali e sanitari in applicazione dell cosiddetto principio di “sussidiarietà”, evocato anche nel documento della Commissione Finanze del 2003”.
“Quel che ci sembra degno di nota è che il documento nel suo spirito condivida le considerazioni dei magistrati della Corte dei Conti, che riconoscono grande importanza all’intero settore non solo perché
assicura allo Stato consistenti entrate erariali, ma anche perché vede coinvolte numerose aziende che danno occupazione a centinaia di migliaia di addetti; che contribuiscono alla ricchezza nazionale; che partecipano
attivamente al processo di innovazione tecnologico del nostro Paese. Il lavoro che si presenterà domani – conclude l’ex Presidente della Commissione Finanze e Tesoro – meritoriamente si è mosso nella scia
dell’Indagine conoscitiva svolta nella XIV legislatura ed ha preso come riferimento l’Accordo in Conferenza unificata Stato-enti locali del 7 settembre 2017 potrà sicuramente rappresentare una buona base di lavoro
per quei parlamentari che nella legislatura, che si apre tra qualche giorno, vorranno seriamente occuparsi di un settore intorno al quale la demagogia populista ha creato una vera e propria leggenda nera”.