Una volta finiti i festeggiamenti per l’assegnazione a Milano e Cortina delle Olimpiadi del 2026, la macchina organizzativa si è già messa in moto per la creazione della governance. “Bisogna trovare un amministratore delegato e un direttore generale che gestiscano la macchina a tempo pieno.
Secondo me è sbagliato pensare a un solo nome, ma ci devono dei responsabili dei vari settori. Devono essere di professionisti molto specializzati, il mio auspicio è che ci siano donne di sport capaci. Sarebbe un bel segnale”, ha detto il presidente del Coni Giovanni Malago’ a margine della 134esima seduta del Cio, facendo anche i nomi di Diana Bianchedi e Anna Riccardi, “due fuoriclasse”.
“Sono d’accordo con il sottosegretario Giorgetti: serve un manager di peso per il Comitato organizzatore, siamo in piena condivisione per quel che riguarda l’identikit e le competenze – ha aggiunto. Certo non sta a me decidere, lo faremo tutti insieme con gli altri stakeholder, ma il Comitato sarà per metà privato, con sponsor di supporto, e per metà pubblico.
Poi decideremo la forma giuridica: se sarà snello comporterà più rischi, se sarà più blindato magari potrebbe esserci piu’ burocrazia”. Sicuramente “avrà una sede a Milano e una più piccola a Cortina, con presidi nelle altre località per cui so che gli enti locali stanno già mettendo a disposizione i loro uffici”, conclude Malago’, che conferma il suo ruolo da “presidente del Comitato, ma senza deleghe di gestione”.