No a Flat tax e no a prepensionamenti. La doppia contrarietà verso “soluzioni immaginifiche” arriva dal presidente Carlo Bonomi alla sua prima uscita pubblica post elezioni, all’ assemblea degli industriali di Varese. “Non vogliamo negare ai partiti di perseguire le promesse elettorali ma oggi energia e finanza pubblica”, dice il leader degli industriali, “sono due fronti di emergenza che non possono ammettere follie per evitare l’incontrollata crescita di debito e deficit”. Bonomi chiede anche un maggiore impegno dell’Europa per ridurre il caro energia. Ieri però una buona notizia è arriva da Bruxelles. La Commissione europea ha approvato, in base alle norme sugli aiuti di Stato dell’Ue, “un regime italiano da 2 miliardi di euro per la riassicurazione del rischio di credito commerciale, legato agli scambi di gas naturale e dell’elettricità nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina”.
Governo, ora tempi brevi
Confindustria auspica la formazione del nuovo Esecutivo “nei tempi più rapidi possibili”. “Ci auguriamo un Governo con ministri autorevoli, competenti e inappuntabili”, evidenzia Bonomi, “Non mi esprimo sul risultato elettorale. A votare sono gli italiani e non le imprese. Noi non tifiamo né per uno e né per l’altro. Proponiamo le misure e giudichiamo cosa viene fatto”, spiega il presidente degli industriali, “Nessuno oggi può fare previsioni realistiche sulla crescita e sugli effetti del rialzo dei prezzi dopo la scelta scellerata dei russi. Serve da parte del Governo una generale vasta convergenza sulle scelte, anche con le forze di opposizione. C’è bisogno di serietà, unità e responsabilità su energia e finanza pubblica”.
Europa, sforzi condivisi
Il tema energia è il centro dell’intervento di Bonomi e chiede all’Unione europea uno sforzo di unità di intenti al pari delle decisioni sulle sanzioni alla Russia. “Bisogna dirlo chiaro: serve una Europa che condivida gli sforzi sul gas come è stata unita sulle sanzioni. Non si può essere uniti sulle sanzioni e poi lasciare da soli i Paesi più esposti”, osserva preoccupato Bonomi, “perché il rischio è di esporre imprese e famiglie a colpi asimmetrici”.
Energia, l’Italia non sia sola
L’impegno a una iniziativa comune è sollecitato da Confindustria. “Sull’energia, l’Italia da sola non ce la può fare, servono scelte europee, come il tetto al prezzo del gas, tutto il gas, non solo quello esportato dalla Russia, soprattutto ora che il gas russo sta venendo meno”, osserva Bonomi, “serve anche una sospensione del mercato ETS: riteniamo assurdo che i fondi speculativi possano operare su questo mercato» e «serve un indice diverso sul mercato Ttf olandese”.
Ringraziamento a Draghi
“L’autorevolezza e il prestigio internazionale che ha portato il premier”, conclude Carlo Bonomi, “hanno rappresentato un enorme vantaggio per Italia. Draghi è stato essenziale per mantenere la barra dritta in Italia, in Europa, nella Nato, la definizione delle sanzioni e il sostegno inequivocabile al popolo ucraino”.
Bruxelles, 2 miliardi all’Italia
La Commissione europea ieri ha approvato, in base alle norme sugli aiuti di Stato dell’Ue, “un regime italiano da 2 miliardi di euro per la riassicurazione del rischio di credito commerciale, legato agli scambi di gas naturale e dell’elettricità”. Lo rende noto l’esecutivo europeo.
“Questa misura renderà inoltre più facile per questi clienti ottenere una dilazione del pagamento delle bollette energetiche fino a 24 mesi”, si evidenzia nel comunicato, “sulla base di un accordo con il proprio fornitore di energia. Allo stesso tempo, garantirà che l’assicurazione del credito commerciale continui a essere disponibile per le imprese, evitando che queste debbano pagare le bollette energetiche in anticipo o entro poche settimane, riducendo così il loro immediato fabbisogno di liquidità. La Commissione”, si spiega, “ha concluso che il regime contribuirà a gestire l’impatto economico dell’attuale crisi in Italia”.