Nel corso del suo intervento all’Assemblea generale dell’Onu, il premier italiano Mario Draghi ha ribadito che l’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia e la crisi alimentare, energetica, ed economica che ne derivano, mettono a rischio gli ideali europei collettivi come raramente era accaduto dalla fine della Guerra Fredda. “Queste crisi si affiancano alle altre grandi sfide dei nostri tempi il cambiamento climatico, la pandemia, le diseguaglianze e ne amplificano i costi, soprattutto per i più deboli. Le responsabilità del conflitto sono chiare e di una parte sola. Ma è nostra responsabilità collettiva trovare risposte a questi problemi con urgenza, determinazione, efficacia. Non possiamo dividerci tra Nord e Sud del mondo. Dobbiamo agire insieme e riscoprire il valore del multilateralismo che si celebra in quest’aula”, ha detto Draghi.
“L’invasione dell’Ucraina viola i valori e le regole su cui da decenni poggia la sicurezza internazionale e la convivenza civile tra Paesi. L’esito del conflitto resta ancora imprevedibile, ma Kiev sembra avere acquisito un vantaggio strategico importante. Aiutare l’Ucraina a proteggersi non è stata soltanto la scelta corretta da compiere. È stata l’unica scelta coerente con gli ideali di giustizia e fratellanza che sono alla base della Carta delle Nazioni Unite e delle risoluzioni che questa Assemblea ha adottato dall’inizio del conflitto”, ha affermato il premier.
“Affrontare i problemi globali, disse Gorbacëv, richiede un nuovo volume e una nuova qualità della cooperazione da parte degli Stati’. La nostra reazione alla guerra in Ucraina serve a riaffermare che la violenza gratuita non può avere spazio nel ventunesimo secolo. L’Italia auspica ci possa essere un futuro in cui la Russia torni al rispetto dei principi che scelse di sottoscrivere nel 1945. Un mondo diviso in blocchi, attraversato da rigide demarcazioni ideologiche e contrapposizioni militari non genera sviluppo, non risolve problemi”, ha spiegato Draghi.
“Anche nei prossimi anni, l’Italia continuerà a essere protagonista della vita europea, vicina agli alleati della Nato, aperta all’ascolto e al dialogo, determinata a contribuire alla pace e alla sicurezza internazionale. Sono gli stessi principi e obiettivi che ispirano le Nazioni Unite, che è necessario e urgente difendere oggi. Nonostante le divisioni degli ultimi mesi, abbiamo una base solida su cui costruire. La Presidenza italiana del G20 dello scorso anno è coincisa con un momento di grande collaborazione tra Paesi. È un’eredità che non dobbiamo disperdere. A questo proposito, voglio richiamare la disponibilità di Roma a ospitare Expo 2030, per continuare a offrire soluzioni condivise ai problemi globali”, ha concluso.