La transizione sostenibile è una priorità per le imprese italiane, che già da tempo sono attivamente impegnate in un processo di trasformazione e questo rappresenta una straordinaria opportunità di investimento e crescita. “È necessario che le politiche che spingono verso la transizione sostenibile siano ben calibrate e si evitino accelerazioni eccessive che, in questo momento, rischierebbero di indebolire il sistema produttivo italiano piuttosto che rafforzarlo. Ci vuole il giusto tempo per garantire la migliore allocazione possibile delle risorse, senza sprechi.
Occorre assicurare alle imprese la necessaria finanza di transizione” Queste le parole di Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco, in occasione della tappa di Bari del roadshow di presentazione del nuovo accordo Confindustria-Intesa Sanpaolo. “Le prime stime riportano che la transizione costerà circa 650 miliardi di investimenti aggiuntivi nel prossimo decennio. Una parte di queste risorse arriverà dal PNRR, con circa 70 miliardi destinati al capitolo della rivoluzione green.
Una restante parte dovrà venire da misure fiscali dedicate e soprattutto dal settore finanziario e in particolare dalle banche”. “È dunque essenziale – conclude Orsini – che le regole in materia di finanza sostenibile siano disegnate in modo da consentire alle banche di accompagnare le imprese nel loro processo di cambiamento, supportandone gli investimenti con la necessaria finanza di transizione”.