Per imposizione delle mani e preghiera di consacrazione di Monsignor Michele Pennisi, Arcivescovo della Diocesi di Monreale, il giovane fiorentino Emanuele Betti è sacerdote.
Una vocazione semplice quella di Emanuele il quale chiedendo a padre Giovanni di far parte della famiglia religiosa delle “Cinque Pietre” che ha sede presso il santuario mariano di Tagliava, ha voluto come nome “nuovo” per una vita nuova quello di “Francesco Maria di Gesù Abbandonato”. I suoi familiari sono già arrivati dalla Toscana in Sicilia e nella splendida cattedrale di Monreale trovano posto in prima fila.
Dinnanzi lo sguardo del pantocratore Emanuele, peraltro giovane coordinatore e responsabile della comunità religiosa di Tagliava (alle porte di Corleone) darà tutto di sé in un “Eccomi” detto già all’età di tredici anni quando ha abbracciato la sua vocazione lasciando tutto e tutti per seguire una Chiamata alla nuova vita.
A fargli corona tantissimi amici e anche la grande famiglia del Parlamento della legalità internazionale. ,” Abbiamo avuto la gioia di conoscere fra Francesco Maria – dice Nicolò Mannino presidente del Parlamento della Legalità Internazionale – e dalla sua solarità e semplicità si comprende subito il valore indicibile di una chiamata che continua ad affascinare i giovani a dare tutto per una vita all’insegna della preghiera e del dono di sé verso i poveri più poveri”.
Salvatore Sardisco e Helga Guardi, anima del movimento culturale del Parlamento della legalità internazionale sottolineano” il nostro augurio va a tutta la comunità guidata da padre Giovanni alle sorelle e ai fratelli della realtà vocazionale “Le cinque Pietre” e al carissimo Emanuele che oggi dando tutto di sé a un progetto d’Amore testimonia come Dio chiama e non si stanca mai di invitare tanti ad essere a servizio, nella Chiesa, di un Vangelo che libera i cuori e crea unità”.