Durante l’udienza di Papa Francesco che ha ricevuto i fedeli al “Capitolo Generale della Società San Paolo”, il pontefice ha sottolineato quanto la disinformazione sia all’ordine del giorno. “Se noi prendiamo i mezzi di comunicazione di oggi: manca pulizia, manca onestà, manca completezza. Si dice una cosa una cosa ma se ne nascondono tante altre. Dobbiamo far sì che nella nostra comunicazione questo non succeda, non accada, che la comunicazione venga proprio dalla vocazione, dal Vangelo, nitida, chiara, testimoniata con la propria vita”. ha detto Papa Francesco. “Non solo comunicare, ma anche redimere la comunicazione dallo stato in cui è oggi, nelle mani di tutto un mondo di comunicazione che o dice la metà, o una parte calunnia l’altra, o una parte diffama l’altra, o una parte sul vassoio offre degli scandali perché alla gente piace mangiare scandali, cioè mangiare sporcizia. Non è vero? È così – ha aggiunto il Pontefice -. La comunicazione, quel rapporto tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo che è nel segno della Trinità, diventa questo pasto indigesto, sporco, non pulito. La vostra vocazione è che la comunicazione sia fatta pulita, chiara, semplice. Non trascurare questo, è molto importante”. “Non è una professione. Sì, fra voi ci sono comunicatori professionisti, questo sta bene, ma prima della professione, è una vocazione, e la vocazione ti dà l’identità. Io prendo la tua identità dalla tua vocazione, cioè Dio ti chiama a questo”, ha proseguito il Papa.