martedì, 30 Aprile, 2024
Politica

“Sbloccare i porti. Evitare la catastrofe alimentare”. Difesa dei salari ma senza rincorrere l’inflazione

Draghi è determinato nel riconfermare la direzione di marcia dell’Unione europea e dell’Italia. I temi sono quelli dell’energia, della solidarietà e gli aiuti all’Ucraina e ai Paesi più poveri. Il percorso è quello intrapreso con l’accordo sulla tassazione globale al G20 di Roma che il presidente del Consiglio italiano definisce “storico”. Ci sono le nuove strade da intraprendere subito come: “Lo sforzo per evitare la crisi alimentare deve iniziare dallo sblocco dei porti e della migliaia di cereali che sono lì”. Sono due tra i numerosi temi toccati dal premier Draghi nella sede dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico a Parigi. Un Consiglio ministeriale Ocse presieduto quest’anno dall’Italia. A ricevere Draghi il segretario generale della Organizzazione, Mathias Cormann.

L’impegno dell’Onu

Mario Draghi nel suo intervento ha esordito parlando della Guerra in Ucraina dello sforzo di mediazione delle Nazioni unite. “Un notevole passo in avanti, sfortunatamente è l’unico”, ha sottolineato il premier che ha ricordato come tra i gravi effetti collaterali del conflitto c’è il blocco del grano. Una impedimento dell’export i cui sviluppi possono essere assumere il livello di una catastrofe per Paesi poveri. La guerra ha evidenziato Draghi, “fa aumentare i prezzi causando una catastrofe a livello mondiale”.

Sanzioni a Mosca, Ue unità

Paesi europei stretti nella solidarietà e l’impegno di aiutare l’Ucraina mentre le sanzioni contro Mosca diventano sempre più efficaci. “Il G7 e la Ue hanno mostrato una notevole unità e solidarietà nel sostenere l’Ucraina e nel mettere pressione sulla Russia per riprendere i negoziati”, ha rivelato Mario Draghi, “La Ue da sola ha approvato 6 pacchetti di sanzioni che hanno dato un duro colpo agli oligarchi vicini al Cremlino e a settori chiave dell’economia russa”.

Sforzo maggiore di aiuti

L’impegno che Draghi ha chiesto uno sforzo che sia anche un impegno nel tempo, allargando l’orizzonte dei Paesi da sostenere coinvolgendo quelli dell’Africa. “Perché i nostri sforzi siano efficaci”, ha sollecitato, “devono essere sostenibili nel corso del tempo e coinvolgere le economie emergenti e in via di sviluppo”, spiega ancora il premier, “Dobbiamo abbinare la risolutezza mostrata in Ucraina con la stessa determinazione ad aiutare gli stessi cittadini e coloro che si trovano nei paesi più poveri del mondo soprattutto in Africa”.

Salari con più potere d’acquisto

In merito alla corsa dell’inflazione, Draghi è tornato a sostenere la posizione italiana.

La necessità che i salari recuperino potere d’acquisto ma non inseguendo una spirale di rincorsa dei prezzi.

“I salari”, ha ribadito Draghi, “devono riprendere il loro potere d’acquisto, ma senza creare una spirale prezzi-salari che risulterebbe in tassi di interesse anche più alti. Occorre ridurre i prezzi dell’energia e sostenere famiglie e imprese specialmente quelle che si trovano in un grande stato di necessità”.

Tetto al gas, tagli per Mosca

Il presidente del Consiglio italiano ha inoltre osservato come l’Unione abbia preso in considerazione di porre un tetto al prezzo del gas che ha come risvolto il ridurre i flussi finanziari verso la Russia.

“Il Consiglio Ue ha approvato di considerare di imporre un tetto dei prezzi per le importazioni di gas russo”, ha ricordato Draghi, “questo potrebbe limitare l’incremento dell’inflazione e ridurre i flussi finanziari verso Mosca”. Il premier ha osservato come, “le discussioni sono ancora in corso e la strada da percorrere potrebbe essere lunga”.

Sì a strumenti di solidarietà

Sui temi di aiuti solidali, secondo Draghi, contro il caro energia la Ue deve valutare di “replicare” strumenti come Sure, “che ci hanno aiutato a riprenderci rapidamente dalla pandemia”. “Uno strumento simile, questa volta mirato all’energia”, fa presente il premier, “potrebbe garantire ai paesi vulnerabili più spazio per aiutare i propri cittadini in un momento di crisi, rafforzerebbe il sostegno popolare al nostro sforzo sanzionatorio congiunto e contribuirebbe a preservare la stabilità finanziaria in tutta l’area dell’euro”.

Forte l’impegno per il clima

Il sistema di approvvigionamento energetico deve avere nelle rinnovabili un ruolo di primo piano. “Questa situazione di emergenza non deve essere una scusa per tradire i nostri obiettivi climatici ma la ragione per raddoppiarli”, ha proseguito Draghi “Accelerare la transizione energetica è fondamentale per spostarci verso un modello sostenibile e ridurre la nostra dipendenza dalla Russia”. “Dobbiamo agevolare l’espansione delle rinnovabili e promuovere ricerca e sviluppo in nuove soluzioni di energia verde e pulita”, ha riferito ancora il premier, “Questo significa rafforzare la nostra architettura dell’idrogeno e sviluppare reti intelligenti e resilienti”.

Sanzioni contro gli oligarchi

“Il G7 e la Ue hanno mostrato una notevole unità e solidarietà nel sostenere l’Ucraina e nel mettere pressione sulla Russia per riprendere i negoziati”, ha ricordato Mario Draghi, “la Ue da sola ha approvato 6 pacchetti di sanzioni che hanno dato un duro colpo agli oligarchi vicini al Cremlino e a settori chiave dell’economia russa”.

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