Nella cornice naturale del parco Sempione, alla Palazzina Appiani, a Milano, si è tenuto il 9 maggio l’incontro con la stampa #CampielloRacconta per la presentazione delle linee guida della manifestazione dell’anno in corso, già arrivata alla 60° edizione.
Presenti tutti i suoi principali esponenti, tra i quali il Presidente Enrico Carraro e Walter Veltroni. Un’importante novità è rappresentata dal nuovo ruolo di Mariacristina Gribaudi, Presidente di Gestione del
Premio. “Non è questione di genere il cui concetto è ormai quasi banale, bensì di qualificazione”. D’altra parte il Premio Campiello”, ci dichiara il suo Presidente, “ha sempre valorizzato la qualificazione e
la specializzazione.”
Quest’anno sono stati presentati 350 libri; di essi ne sono stati selezionati 84. Il 27 maggio si terranno a Padova le selezioni del vincitore del Premio Campiello Opera Prima e della cinquina finalista da
parte della giuria letteraria. I cinque libri così selezionati verranno poi votati da 300 lettori indipendenti, anonimi e rappresentativi, per cluster, della popolazione italiana. La serata conclusiva, con la proclamazione del vincitore, si terrà a Venezia al teatro La Fenice il 3 settembre in diretta Rai5.
Pe quanto concerne il Premio Campiello Giovani, i racconti selezionati sono: “Spartenze”, “Slabrare”, “Cenere veloce”, “La tela scomparsa”, “Il silenzio delle terre arse dal sole”. I loro autori vengono presentati
alla stampa in occasione dell’evento odierno.
Il Presidente di Gestione del Premio si sofferma sulla nuova attenzione del Premio Campiello alla natura, per concretizzare la quale è stato previsto il coinvolgimento di Adele Re Rebaudengo, Presidente di Venice
Gardens Foundation. L’ente, con sede a Venezia, pone al centro di uno sviluppo sociale sostenibile il restauro e la manutenzione di giardini e di beni ambientali. La presenza degli scrittori nei luoghi della
Fondazione si auspica possa essere fonte di contemplazione e di ispirazione per la scrittura di opere di narrativa, saggistica e poesia. Il progetto è tuttora in corso di elaborazione e giungerà a definitivo compimento nel 2023.
Il Premio Campiello 2022 apre anche la sua porta alla musica attraverso la collaborazione con il CPM Music Institute di Franco Mussida che ospiterà gli scrittori per vivere un’esperienza sensoriale comune.
Grande vecchio della musica italiana, giacca di velluto blu sulla quale cade orgogliosa la lunga chioma di capelli bianchi tenuta ordinatamente insieme da una treccia, il musicista illustra con chiarezza il filo che
unisce musica e letteratura: la musica, come la letteratura, trasferisce parole; entrambe le arti vivono di pure sensazioni emotive e disegnano le intenzioni dei loro autori. Occorre infine non dimenticare, dice, che
anche la musica è scienza manieristica.
In conclusione è proprio Franco Mussida che ci scandisce quella che appare essere la parola chiave del Campiello 2022: sinestesia. Esercizio attraverso il quale l’immagine si compone di elementi che appartengono a sfere sensoriali differenti associati tra loro allo scopo di renderla più incisiva. Progetto ambizioso ma moderno, interessante e portatore di emozioni positive, come anche i prestigiosi sponsors, in aumento e tutti presenti all’evento, comprendono e dichiarano essere la ragione principale del loro sostegno.
Nell’odierno contesto, caratterizzato da una parola che nessuno pronuncia direttamente, per non evocarla più di quanto già aleggi anche all’interno della Palazzina Appiani, il Premio Campiello ha raccontato
di lavorare per trasferirci emozioni positive. Ai suoi organizzatori ed attori non possiamo che augurare un grande successo.