Nel corso della seconda metà del 2021, circa il 40% di tutti i sistemi di controllo industriale (ICS) è stato vittima almeno una volta, di attacchi da parte di software malevoli. Nonostante il numero complessivo di attacchi sia leggermente diminuito rispetto al primo semestre. Nella seconda parte dell’anno il panorama delle minacce rivolte all’industria è apparso molto diversificato.
I miner usati per prendere di mira questi computer sono aumentati di 0,5 punti percentuali. Gli spyware di 0,7 punti e gli script dannosi sono cresciuti di 1,4 volte in più rispetto a quanto registrato nel 2020. Secondo una ricerca effettuata dalla società di software per la cibersicurezza Kaspersky la percentuale dei computer industriali sui quali sono stati bloccati elementi dannosi è aumentata dell’1% rispetto al 2020. Passando dal 38,6% al 39,6%.
Le tecniche più usate dagli hacker sono gli script dannosi. Ossia dei codici dannosi per raggiungere vari obiettivi, dalla raccolta dati al caricamento di altri malware. Quali ad esempio spyware o miner di criptovalute.
I cybercriminali, oltre ad utilizzare sempre più script dannosi, hanno incrementato anche l’uso di spyware e miner di criptovalute. Che vengono utilizzati soprattutto per rubare le credenziali o il denaro delle vittime. E la percentuale di computer industriali attaccati con spyware è in aumento di 1,4 punti percentuali dal primo semestre del 2020.
Oltre all’uso di un buon antivirus l’indicazione da parte degli esperti è sempre la stessa: fate attenzione ad aprire sul vostro computer file pervenuti da mittenti sconosciuti.