Valorizzazione dei flussi informativi: è questa la priorità dell’attività di vigilanza digitale che Inps sta sviluppando e che mira all’integrazione delle banche dati di proprietà con quelle di altre pubbliche amministrazioni e all’utilizzo delle informazioni in un’ottica di deterrenza e di semplificazione del processo di contrasto ai fenomeni dell’illegalità. Safe è la nuova piattaforma di gestione del rischio frodi, supportata dal nuovo sistema di business intelligence, che consente ad Inps di elaborare in chiave predittiva i dati per l’individuazione di potenziali rischi e di generare un ranking di affidabilità per i soggetti contribuenti.
L’obiettivo della piattaforma è quello di conciliare prevenzione, automazione, standardizzazione degli indici di rischio, interconnessione tra le banche dati con la tempestività dei servizi erogati.
Anche sul fronte delle prestazioni l’Inps sta lavorando a innovazioni nel risk management. I primi scenari di rischio sono stati definiti con riferimento al possesso del requisito della residenza in capo ai richiedenti il Reddito di Cittadinanza. Da gennaio 2022, sono stati resi disponibili ulteriori scenari di rischio relativi all’omessa comunicazione di attività lavorative ovvero di dimissioni rassegnate da parte dei componenti il nucleo familiare interessato. Nel corso dei prossimi mesi verranno esaminati nuovi scenari di rischio, in relazione ai dati forniti nelle Dichiarazioni Sostitutive Uniche e, attraverso la dashboard prestazioni, sarà possibile accertare la reale situazione reddituale dell’intero nucleo familiare, anche in chiave predittiva. Questo sistema sarà esteso anche ad altre tipologie di prestazioni liquidate dall’Istituto sulla base di requisiti auto-dichiarati, come ad esempio l’Assegno Unico.
L’analisi dei potenziali comportamenti e dei fenomeni che prefigurano possibili scenari di rischio è anche al centro di Frozen24 che, nell’ambito del più ampio piano operativo FROZEN, basato su una logica di risk management semi-automatizzata e preventiva, evita che la regolarità contributiva sia ottenuta attraverso l’abuso delle compensazioni operate mediante modello F24. Le operazioni di vigilanza ed i conseguenti interventi sulle deleghe di pagamento irregolari, nel corso del 2021, hanno interessato circa 20.000 aziende per un valore di circa 100 milioni di euro, pertanto, si stima che con l’arrivo del nuovo sistema Frozen24 le operazioni antifrode preventive potrebbero generare risultati prossimi al valore di un miliardo di euro.