Il countdown è agli sgoccioli: Pechino è pronta.
Venerdì 4 febbraio si alza il sipario sui Giochi Invernali che si terranno nella capitale cinese, già sede nel 2008 dell’Olimpiade estiva. Saranno dei Giochi blindati, caratterizzati da protocolli rigidi per contrastare l’ennesima ondata di contagi.
“Il popolo cinese mantiene sempre le sue promesse – non nasconde l’orgoglio Zhao Weidong, portavoce del Comitato organizzatore – Siamo ancora in mezzo alla pandemia, abbiamo dovuto superare tante difficoltà e sfide e abbiamo fatto tutti gli sforzi possibili per garantire che i Giochi possano svolgersi regolarmente. E a tre giorni dal via, possiamo dire che tutto è pronto”. I contagi tengono sempre banco “ma stiamo adottando misure efficaci e tutto è sotto controllo. Senza un’Olimpiade sicura non c’è alcuna Olimpiade per cui facciamo in modo che la salute e la sicurezza di tutti i partecipanti sia la priorità. Siamo pronti a ricevere tutti i nostri ospiti e saranno loro a dire se abbiamo fatto un buon lavoro”.
Sul fronte tamponi, negli ultimi due giorni si è registrato un calo dei positivi, ma anche perché sono arrivati meno atleti, e dall’ufficio per la prevenzione del Comitato organizzatore ci tengono a sottolineare che “precisione ed efficienza della metodologia di testing all’aeroporto sono state migliorate. La situazione generale è sotto controllo dentro la bolla, ci sentiamo tutti al sicuro e non c’è bisogno di preoccuparsi”. Altro tema caldo, quello della libertà d’espressione per gli atleti. “La regola 50 della Carta Olimpica è abbastanza chiara su che tipo di cose gli atleti possono dire e in quali momenti – è intervenuto Yang Yang, presidente della Commissione atleti del Comitato organizzatore – Gli atleti sono dei modelli e c’è tanta attenzione nei loro confronti. Durante le cerimonie per le medaglie non possono esprimere le loro opinioni ma sono liberi di farlo in conferenza stampa, nelle interviste. I Giochi sono un’occasione speciale, è il momento in cui dimostriamo al mondo che possono esserci differenze fra le persone che ma possiamo essere uniti e, insieme, superare tante difficoltà”.