La Liguria, con l’ordine del giorno approvato all’unanimità in Consiglio Regionale, contribuisce a facilitare il rientro all’attività sportiva degli atleti agonisti guariti dal Covid condividendo quanto espresso dalla FMSI.
“Molte società sportive ci hanno espresso preoccupazione per quanto stava accadendo in termini di rientro all’attività agonistica con la dualità tra le indicazioni date dal Ministero della Salute e quelle indicate dalla federazione dei medici sportivi italiani – commenta l’assessore allo sport della Regione Liguria Simona Ferro -: la riduzione delle tempistiche degli esami prevista dalla FMSI consente la ripresa delle attività sportive in maniera sostanziale passando dall’attuale mese di attesa ad una settimana. Noi condividiamo questa linea che consente di coniugare le esigenze degli atleti e delle società sportive con la necessità della tutela sanitaria delle stesse”.
Ora che la circolare del così detto ‘return to play’ è stata approvata all’unanimità dalla commissione tecnica del Ministero della Salute, la situazione è stata aggiornata seguendo il nuovo andamento della malattia.
Gli atleti con malattia e guarigione da Sars-Cov-2 accertata vengono distinti in: malati asintomatici, con malattia lieve o moderata (ricovero ospedaliero), e casi gravi.
I malati asintomatici vengono a loro volta distinti in base all’età (under/over 40), alla presenza o meno di fattori di rischio (diabete, ipertensione, ipercolesterolemia) e al completamento dell’iter vaccinale, riducendo il numero degli esami previsti per il rientro all’attività per i soggetti under 40 e senza particolari rischi. Per tutti gli altri invece, oltre a visita ed ECG basale, si raccomandano ulteriori approfondimenti, tra cui il test da sforzo con monitoraggio elettrocardiografico continuo, non prima di un determinato lasso di tempo dal riscontro dell’infezione, anche questo legato all’anamnesi del paziente.
Più severo invece il controllo sugli atleti al rientro da malattia sintomatica moderata o grave, per cui vengono disposti oltre agli accertamenti di base, anche esame spirometrico ed esami ematochimici, oltre ad eventuale visita specialistica di riferimento.
“Siamo in costante contatto con il mondo dello sport, con le società sportive, palestre e piscine e questo ci consente di ascoltare le loro esigenze per farci portatori dei loro interessi in sede di Governo nazionale – conclude l’assessore Simona Ferro – questo ci consente di essere un punto di riferimento per un mondo che da due anni è sotto pressione a causa della pandemia sanitaria. Anche questa volta abbiamo dimostrato di muoverci all’unisono e al loro fianco”.