domenica, 17 Novembre, 2024
Cultura

Passione e arte, ecco la nuova presidente dell’Accademia delle Belle Arti di Roma

Competente, elegante, energica, attenta ai dettagli che danno luce e vita ad una opera d’arte, ad uno stile architettonico. Alberta Campitelli è la signora delle profondità della storia, di quelle energie creative che prendono poi forma e luce in gioielli architettonici, palazzi, giardini, in sculture, quadri, oggetti dal valore inestimabili.

Lei studia, indaga, veglia recupera i tesori Nazionali, quindi su un patrimonio vastissimo fiore all’occhiello dell’Italia nel mondo. Grazie alla sua esperienza, lo studio, la dedizione è stata nei giorni scorsi nominata dal Ministero dell’Istruzione, la Presidente dell’ ”Accademia delle Belle Arti di Roma”. Un titolo che é un punto di onore per una vita trascorsa in sintonia con le cose eleganti, perché ha saputo mettere in campo tutte le sue risorse intellettuali e d’intuito femminile nel come preservare in favore di tutti i cittadini le straordinarie e fragili bellezze di Ville, Palazzi, Dimore, Giardini di geometrie divine.

Alberta Campitelli, oggi ha un volto luminoso, il tempo ha reso più vivi i lineamenti di una donna che è entrata in sintonia con le cose che ha studiato, un sorriso delicato, sulle labbra un filo di rossetto rosa, indossa una giacca di colore fucsia, e una elegantissima maglia a collo alto. Gli orecchini sono due ricercatissime perle che giocano di rimando di luce, con una collana che alterna perle e oro.

Alberta è nata a Fossacesia, l’antica Frentania d’Abruzzo, un luogo mitico, carico di vicende e leggende, storiche, religiose, e da questa terra ha preso un coriaceo spirito di iniziativa. Nel suo ricordo di bimba, non fa mistero di come il sodalizio con lo studio e l’impegno siano presenti in lei fin dalla prima adolescenza. ”Ho sempre  dedicato allo studio una grande parte del mio tempo”, racconta, “a sei anni già sapevo leggere e scrivere ho frequentato il liceo a Lanciano. I miei genitori scelsero una scuola pubblica, ed oggi mi sento di consigliare, a chi me lo chiede, le scuole pubbliche”. Poi il grande salto nella capitale mondiale dell’arte, del bello, del Rinascimento, una gioventù a Firenze dove ha affinato gli studi di specializzazione in storia dell’arte, poi terminata l’università Fiorentina eccola a Roma a seguire architettura e paleografia.

La presidente Campitelli nella sua carriera ha inanellato decine di ricerche, studi, scritto libri, partecipato e promosso convegni internazionali. La sua cultura ha ottenuto negli studi di Storia dell’arte e dei Giardini, i più importanti riconoscenti di Stato .

“Nel 2013”, racconta, “ho ricevuto dalla Repubblica Francese l’onorificenza di Chevalier des Arts et des Lettres per la collaborazione culturale tra Italia e Francia”.

È stata per 30 anni direttrice dei Musei e Ville storiche del Comune di Roma. Ha progettato e diretto, importanti interventi di restauro e di ripristino di giardini ed edifici nelle ville Borghese e Torlonia, solo per citarne alcuni lavori. Ha scritto oltre 200 libri. C’è un aspetto di Alberta Campitelli che è particolarmente interessante, la sua vitalità e la franchezza delle sue riflessioni.

“Credo nella qualità della scuola pubblica”, rivela, “essere insegnante e stare con i ragazzi è qualcosa di meraviglioso”. La sua caratura professionale è nota, e non fa mistero dei riconoscenti che le sono stati tributati. “Ritengo di essere stata nominata per competenza e tecnica, per questo dico sempre ai giovani di aver fiducia nelle proprie capacità e dare il giusto tempo allo studio”. Il suo talento sarà ancora una volta dedicato a dar vita a progetti di rilievo internazionale. Ci promette, infine, un nuovo incontro, e ci lascia con questa idea, che siano certi realizzerà con la passione e l’impegno di sempre.

“Faremo”, annuncia Alberta Campitelli nel suo nuovo ruolo di Presidente dell’Accademia delle belle arti di Roma, “progetti importanti che vedranno storia, bellezza e turismo fondersi”. E ci da appuntamento al 13 novembre ore 17:00 presso Villa Torlonia per la presentazione del suo ultimo libro, un cospicuo volume ” Ville e giardini d ‘ Italia tra natura e artificio” edito da Java Book. Continua così oltre i suoi impegni, quello importante per i giardini come Vicepresidente dell’ associazione “Parchi e giardini d’ Italia”.
Allora, a presto e buon lavoro.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

“Quanto è (ri)conosciuta l’arte italiana all’estero”. Un confronto con lo scenario internazionale

Angelica Bianco

Successo per la rassegna “Amore all’Infinito” al festival MArCHESTORIE

Chiara Catone

A che punto siamo col recupero ecologico? Ce lo dice l’arte

Gabriella Chiellino

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.