BOLOGNA (ITALPRESS) – Veri e propri life guards, che operano attraverso quattro centri di primo soccorso, ognuno dei quali responsabile di un determinato tratto di costa emiliano-romagnola. La Regione rafforza la tutela delle tartarughe marine e dei cetacei e amplia la rete dei soggetti pubblici e privati impegnati nell'attività di allerta e salvataggio: dal recupero in mare e sulle spiagge degli animali feriti o comunque in difficoltà, alla loro riabilitazione e liberazione in mare, fino alla ricerca (per quanto riguarda le tartarughe) di possibili nidi per favorirne la riproduzione. E' quanto prevede un protocollo di intesa approvato dalla Giunta Regionale per la conservazione di questi animali sempre più minacciati dall'attività umana, dalla presenza di plastica in mare, ma anche dai cambiamenti climatici. "Con l'approvazione di questo Protocollo e le linee guida su cui stiamo lavorando vogliamo riconfermare l'impegno della Regione per la conservazione e la tutela del nostro ecosistema – spiega l'assessora Barbara Lori, a Montagna, Parchi, Forestazione e Programmazione territoriale e Paesaggistica – .Grazie al nostro personale, ma anche e soprattutto alle diverse realtà da anni impegnata in queste attività di salvaguardia e protezione delle tartarughe, abbiamo raggiunto traguardi importanti, ma l'obiettivo è non fermarsi. Il merito più grande di questo Protocollo condiviso è l'allargamento della platea di enti, istituzioni, associazioni in prima linea per il soccorso alle tartarughe che con misure sempre più concrete ed efficaci potranno contribuire alla salute del mare". (ITALPRESS). mgg/com 03-Dic-21 16:56