La moratoria per i prestiti bancari, il credito difficile, il rapporto impegnativo tra imprese e banche. L’universo del commercio è sempre più legato a doppio filo con il sistema creditizio ed oggi tra quest’ultimo e le regole europee sempre più stringenti.
A riportare l’attenzione sul terreno dei rapporti finanziari tra piccole imprese e banche è il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli che sottolinea come siano giuste e condivisibili le ragioni e l’appello del presidente dell’Abi l’appello Antonio Patuelli, alle autorità europee e italiane, che sollecita “una riflessione innovativa nei prossimi giorni alla luce dell’aggravamento della situazione della pandemia”, scrive Patuelli, “per prolungare le scadenze prefissate delle misure di finanza straordinaria quali le moratorie e i prestiti garantiti”.
Moratoria prestiti
L’obiettivo è la moratoria per i prestiti bancari, “Anche noi ne segnaliamo da tempo”, scrive Sangalli, “la necessità in considerazione dell’impatto profondo e persistente dell’emergenza Covid-19: un impatto particolarmente gravoso per l’area del terziario di mercato”.
Rimodulare i prestiti
“Riteniamo inoltre”, evidenzia il presidente di Confcommercio, “che la proroga della moratoria non dovrebbe penalizzare la classe di merito creditizio delle imprese e che, in una prospettiva di più ampio respiro, andrebbero messe in campo misure per favorire una rimodulazione dei prestiti alla cessazione delle sospensioni previste dalla moratoria”.