“L’Europa vuole guidare la transizione verde ma non può affrontarla da sola. Il continente produce l’8% delle emissioni globali, la metà degli Stati Uniti e un quarto della Cina, la velocità con cui i paesi arriveranno alla neutralità climatica non sarà uguale per tutti ma è importante che il punto di partenza sia lo stesso, cioè oggi”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo all’evento “Lavoro ed Energia per una transizione sostenibile” organizzato da Confindustria Energia. “E’ importante che tutti paesi prestino fede agli impegni presi, serve il contributo di tutti”, ha aggiunto. “La transizione ecologica ha una importanza esistenziale come individui e come Italia. E’ bellissimo che di fronte a sfide fondamentali tutti trovino il modo di andare d’accordo”, ha proseguito Draghi. “Il Pnrr assegna quasi il 40% dei fondi a riforme e investimenti per favorire la transizione ecologica – ha spiegato il presidente del Consiglio -.
Questo piano vincola gli stanziamenti al raggiungimento di precisi risultati con scadenze definite per i prossimi 5 anni. Nel frattempo, per limitare i rincari nel breve periodo e per aiutare in particolare le famiglie più vulnerabili e più povere, abbiamo stanziato 1,2 miliardi di euro a giugno e oltre 3 miliardi a settembre. Siamo pronti a intervenire di nuovo e di nuovo con particolare attenzione alle fasce più deboli”.