martedì, 30 Aprile, 2024
Cultura

Il “Mediterraneo” catturato dall’obiettivo di Giacomo Palermo

Le sfumature del Mediterraneo hanno ispirato negli anni il lavoro fotografico di Giacomo Palermo (photographer e visual communicator siciliano – sito web www.pulitzerphoto.com) che ha percorso le caratteristiche etno – antropologiche e culturali dell’area geografica.

Da Andrea Camilleri, Stefano Malatesta, Biagio Conte, Letizia Battaglia e tanti altri personaggi eccentrici fino ad arrivare alle feste religiose popolari, artigiani dal Nord Africa fino alla Sicilia isola di confine tra il Nord e il Sud del Mondo.

Questo progetto dal titolo “Mediterraneo” che dura da diciassette anni e che continua nel tempo è stato racchiuso da Giacomo Palermo in un libro dove hanno contribuito Marco Pinna (PhotoEditor di National Geographic Italia), Aurelio Angelini (Presidente Fondazione UNESCO Sicilia), Biagio Conte (missionario) dal titolo MEDITERRANEO: “Una storia impossibile che ha il pregio di essere Vera” e che è prodotto e venduto in copertina rigida con stampa colorata e di alto pregio da Amazon Global.

Il libro è composto anche da un racconto documentario scritto da Giacomo Palermo oltre che a cento fotografie sia in bianco e nero che a colori e nella parte finale dieci scatti del viaggio a Lourdes di fratello Biagio Conte quando ha ricevuto secondo la Curia di Palermo il dono del miracolo alle vertebre.

Secondo Marco Pinna: “Nonostante l’uso di un linguaggio visivo poco convenzionale (o forse proprio grazie a esso), Giacomo Palermo riesce in qualche modo a cogliere quest’anima dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo, a raccontare, non tanto nei fatti quanto delle sensazioni, l’essenza di uno stile di vita millenario che in queste immagini si rivela in tutta la sua semplicità e, soprattutto, in tutta la sua umanità.”

Un libro – progetto da leggere e tenere in libreria perché come dice Aurelio Angelini: “Le fotografie di Giacomo Palermo che immortalano volti, paesaggi, storie, riescono a mitizzare un luogo: il Mediterraneo, come rappresentazione della natura e dell’umano, contrasto e sintesi nello stesso tempo che ci permette di visitare questo luogo senza spostarci e vivere emozioni straordinarie, godendo dell’unicità spazio-temporale dello scatto che ci restituisce l’autenticità di un luogo come racconto e un racconto come una storia.”

 

Nella foto: Collage di copertina realizzato da Giacomo Palermo

 

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