domenica, 17 Novembre, 2024
Lavoro

Positivo incontro Governo-Sindacati. Lavoro, più sicurezza Draghi convince Cgil-Cisl-Uil

Banca dati sugli infortuni, assunzioni degli ispettori, stop alle aziende non in regola, sanzioni.
Risposte importanti da Draghi, commentano Landini, Bombardieri e Sbarra. Ora il coinvolgimento nella Legge di Bilancio.

Il confronto ha portato le decisioni attese da Cgil, Cisl e Uil: un calendario per le riforme, l’accelerazione dei dossier più urgenti come lavoro, sicurezza, previdenza, sviluppo. Sullo sfondo anche quel Patto per l’Italia – lanciato dal leader degli industriali Bonomi e raccolto dal premier – dove le forze sociali avranno un ruolo significativo di proposta e attuazione. Inoltre come puntualizzato dal sindacato, garante della Patto saranno il Governo e le forze politiche. I tempi delle riforme, così è stato deciso al termine della riunione, saranno ristrettì. Subito l’anteprima del Documento economico, poi il capitolo risorse da allocare nei progetti.

Il vertice

La prima notizia è l’annuncio che che nelle prossime ore, forse già oggi, il Consiglio dei ministri darà il via libera alla Nota di aggiornamento al Def (NaDef). Quindi si entrerà nel vivo delle risorse disponibili. I conti, è stato ribadito nel vertice, hanno una proiezione largamente positiva, il Pil sarà rivisto al rialzo intorno al 6%. Scenderà invece il deficit che si attesterà, secondo le previsioni, sul 10%, il che significa che ci saranno più soldi per le riforme. Una rassicurazione che è stata accolta con favore dai sindacati.

Sindacati soddisfatti

Al termine dell’incontro la prima dichiarazione a botta calda è del leader della Cgil Maurizio Landini, a conferma dei risultati ottenuti. “Dal Governo sono arrivare le prime risposte importantissime”, commenta il segretario della Cgil, “sul tema della sicurezza sul lavoro e c’è stato un impegno per un’ulteriore convocazione per approfondire da un punto di vista tecnico tutte le questioni”.

Confindustria attende

Il presidente degli industriali Carlo Bonomi, invece, è in attesa, delle prossime mosse del sindacato. Crede nella collaborazione sul Patto per l’Italia. “La risposta dei sindacati mi è sembrata positiva, ho letto comunque la voglia di esplorare questa possibilità”. L’incontro di tra sindacati e governo, ha rilanciato indirettamente anche il feeling tra industriali e premier. Un effetto positivo di relazioni che Bonomi sintetizza così: “Non sono sorpreso, credo che Draghi ha lanciato il cuore oltre l’ostacolo”.

Salario minimo, i dubbi

Il tema dell’aumento della retribuzione oraria per i lavoratori è stato accantonato. Della questione – rilanciata dal presidente Inps, Pasquale Tridico – se ne riparlerà in futuro. I sindacati, hanno spiegato, vogliono riflettere per evitare di sommare due questioni diverse: salario minimo e minimi contrattuali.
“Bisogna fare molta attenzione su questo tema. Rischiamo di ridurre lo spazio contrattuale”, dice il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Stesso ragionamento per il leader della Cisl, Luigi Sbarra: “Temo che darebbe la stura a tante aziende di uscire dall’applicazione dei contratti nazionali e peggiorerebbe la qualità della vita di milioni di lavoratori”. Posizioni condivise appieno anche da Confindustria: “Siamo per rafforzare la contrattazione, perché garantisce tutti”.

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