Il turismo in ripresa, ma non c’è lo scatto e, soprattutto, l’arrivo dei grandi flussi dall’estero.
L’estate 2021 degli italiani sta per andare in archivio all’insegna della voglia di ricominciare e di mettersi alle spalle un anno e mezzo di pandemia.
L’analisi della Confturismo
I numeri dicono che i livelli pre Covid sono ancora molto lontani, ma la ripresa del turismo è ricominciata. Secondo i dati dell’ultimo Osservatorio Confturismo, 20,5 milioni di italiani hanno fatto una vacanza tra giugno e settembre e il 71% ha fatto almeno una vacanza di 5 notti o più. “La scelta del periodo rimane concentrata tra metà luglio e agosto e le località balneari conservano saldamente il primo posto come meta preferite”, commenta Confturismo, “Timidi segnali positivi per i viaggi all’estero: le destinazioni d’oltralpe sono state scelte dal 14% degli intervistati concentrati pressoché esclusivamente su Grecia, Spagna e Francia. Il successo italiano di quest’estate è invece, senza dubbio, la Puglia”.
Pochi gli stranieri
In questo quadro che lascia sperare nel ritorno ad una normalità c’è un lato negativo.
Per Confturismo continuano a mancare i grandi flussi di origine estera. “Al netto di fenomeni di prossimità”, spiega la Confederazione associata a Confcommercio, “come quelli che hanno, ad esempio, riportato buona parte dei turisti di lingua tedesca sulle spiagge di Veneto e Friuli, e di un contenuto segnale positivo dato dagli Europei, di intercontinentali se ne vedono ancora pochissimi”.