Schierati con il ministro del lavoro Andrea Orlando i sindacati accolgono con favore l’indennità di malattia per la quarantena. Con una ulteriore richiesta: “il Ministro non dimentichi i fragili e i genitori di figli in quarantena o Dad”. Sulla quarantena, Ivana Veronese dirigente Uil, ricorda che il sindacato si era mosso in base alle norme e alle richieste emerse tra i lavoratori.
Richiesta urgente
“Avevamo già posto la questione in una lettera inviata al Ministro il 10 agosto scorso, nella quale ribadivamo, unitariamente, la necessità di un intervento normativo urgente”, dice l’esponente Uil, “che consentisse la reintroduzione di tutte le tutele previste dall’articolo 26 del decreto-legge n. 18/2020, poi convertito in legge. Anche in merito alle lavoratrici e ai lavoratori fragili che non possono essere vaccinati e che non possono svolgere il proprio lavoro in modalità agile, infatti, deve essere reintrodotta la misura – scaduta il 30 giugno scorso – che prevede che il periodo di assenza dal servizio sia equiparato al ricovero ospedaliero e non sia computabile ai fini del calcolo del periodo di comporto”.
Il Cdm decida in fretta
Altra sollecitazione è fatta in merito ai concedi che per il sindacato riguarda persone che devono accudire i figli. Per la Uil il Consiglio dei ministri deve agire in fretta.
“Chiediamo altresì che la stessa attenzione”, sottolinea Ivana Veronese, “sia posta anche rispetto ai congedi parentali straordinari, per assistere il figlio minore di 14 anni o disabile grave, in quarantena o in Dad, che dal 1° luglio non è più possibile richiedere. Ancora tanto quindi c’è da fare”, conclude l’esponente della Uil, “per dare copertura economica alle lavoratrici e lavoratori e ci auguriamo che il Consiglio dei Ministri agisca in fretta”.