Sono i parlamentari calabresi, a prima firma Marco Siclari (FI) a presentare un disegno di legge per inasprire le pene per i piromani e per prevenire gli incendi e reprimere e punire pesantemente chi provoca roghi.
“Il Ddl – si legge in una nota – nasce dall’esigenza di eliminare una delle maggiori piaghe del nostro Paese, ossia la pratica diffusissima e deleteria di appiccare incendi in aree boschive durante la stagione estiva, che, purtroppo, anche a causa condizioni meteorologiche, si diffondono velocemente, devastando l’ambiente, provocando ingenti danni ed anche nei casi più gravi la morte di animali e di esseri umani.
Si tratta di un reato da vigliacchi, le cui pene devono essere inasprite in maniera severissima: in primo luogo per il grave disvalore del fatto di reato che tale condotta reca con sé, per l’allarme sociale e che genera, per il pericolo alla vita delle persone e degli animali che causa; in secondo luogo perché solo il 2% degli incendi deriva da cause naturali, quindi nel 98% dei casi è la mano dell’uomo ad appiccare gli incendi ed in moltissimi casi tali condotte sono determinate da interessi economici.
L’aumento delle pene, aggravate nel caso di morte di animali o di persone, prevede la reclusione fino all’ergastolo. Ciò che spesso manca, purtroppo, è la concreta possibilità, per la magistratura e le forze dell’ordine, di individuare con esattezza gli autori del reato”. “Ad esempio – prosegue la nota -, secondo Legambiente nel 2016 in tutta Italia ci sono stati 4. 635 incendi, ma solo 322 persone denunciate e 14 arrestate per lo stesso reato. E’ necessario, quindi, accanto all’inasprimento delle pene anche la modifica della normazione in atto al fine di prevenire la diffusione degli incendi, ma anche al fine di identificare i responsabili, assicurandoli alla giustizia”.