martedì, 17 Dicembre, 2024
Energia

Enel cede 50% di Open Fiber per 2.650 milioni

Enel ha siglato nella tarda serata di ieri i contratti relativi alla cessione dell’intera partecipazione detenuta in Open Fiber, pari al 50% del capitale sociale. In particolare, il contratto relativo alla cessione a Macquarie Asset Management del 40% del capitale di Open Fiber prevede un corrispettivo di 2.120 milioni, inclusivo del trasferimento dell’80% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati. Il contratto prevede che il corrispettivo sopra indicato risulti incrementato ad un tasso pari al 9% annuo calcolato a decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al closing dell’operazione. Il contratto relativo alla cessione a Cdp Equity del 10% del capitale di Open Fiber prevede a sua volta un corrispettivo di 530 milioni, inclusivo del trasferimento a Cdpe del 20% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati. I contratti prevedono inoltre il riconoscimento in favore di Enel degli “earn-out”, legati ad eventi futuri ed incerti, descritti nei comunicati stampa del 17 dicembre 2020 e del 30 aprile 2021.Il perfezionamento della cessione a Macquarie Asset Management e Cdpe, atteso nel corso dell’ultimo trimestre del 2021, è subordinato a una serie di condizioni, tra cui l’ottenimento, da parte delle banche finanziatrici di Open Fiber, dei waiver necessari al trasferimento a Macquarie Asset Management del 40% del capitale di Open Fiber detenuto da Enel; l’ottenimento delle varie autorizzazioni amministrative propedeutiche al trasferimento (con particolare riguardo alla procedura in materia di golden power presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e all’autorizzazione dell’Autorità Antitrust comunitaria).

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Jaguar Land Rover verso una mobilità sempre più sostenibile e diffusa, sale a bordo Enel X

Redazione

“Energie per crescere”, arrivate già oltre 700 candidature

Romeo De Angelis

Grazie all’AGCM gli italiani si riprendono 128 milioni di euro

Mattia Cirilli

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.