Ancora provvisorio il bilancio delle devastazioni che hanno colpito la Germania e anche altri Stati del centro Europa.Con la violenza degli eventi meteorologidi misurano ormai tutti i Pasi e la consapevolezza del climate change è diventata una proprirtà assoluta.
Ora è corsa contro il tempo per arginare gli effetti del cambiamento climatico. Entro il 2050 l’Europa avrà emissioni zero, ma come ha sintetizzato l’esponente dei Verdi tedeschi,Katrin Goerig-Eckardt, di fronte alla tragedia e i morti dell’alluvione in Renania, “Gli effetti della catastrofe climatica sono già qui”. Per fronteggiare una crisi epocale ci saranno 68 miliardi del Piano nazionale contro rischi climatici idrogeologici e nuove opere di tutela ambientale.In Italia 426 fenomeni.
bombe d’acqua, trombe d’aria e grandinate dalle dimensioni anomale. All’opposto siccità, terreni arsi e incendi.Forze devastanti L’ultima ondata di maltempo nel nord Italia ha devastato campi di mais, grano, soia, girasole e ortaggi in pieno campo con terreni allagati, alberi sradicati e serre scoperchiate. “Una vera calamità”, osserva la Coldiretti, “in un momento particolarmente delicato per le coltivazioni agricole”.
La grandine è l’evento più dannoso perché, dove ha colpito, ha distrutto in pochi minuti il lavoro di un intero anno. L’elenco delle decine di località colpite è lungo così come al centro sud il grande caldo provoca la siccità che alimenta gli incendi. Nel mese di giugno si è registrata una temperatura superiore di 2,18 gradi alla media storica che si classifica come il quarto più caldo in Italia da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1800.
Danni per 14 miliardi
L’effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni non impatta solo sul turismo ma ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti.
I fondi del Pnrr La seconda missione per cui l’Italia ha avuto il via libera da Bruxelles, è la “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, con un fondo di 68,6 miliardi. Gli obiettivi sono dedicati al migliorare la sostenibilità e la resilienza ambientale. Il Piano nel merito dei progetti prevede investimenti e riforme per l’economia circolare e la gestione dei rifiuti. Risorse ci saranno per il rinnovo del trasporto pubblico locale e per i treni. Incentivi fiscali per incrementare l’efficienza energetica, investimenti nelle fonti di energia rinnovabile. Il Piano dedica alle infrastrutture idriche nuovi progetti, con 6 mila invasi in aziende agricole per un volume totale di stoccaggio di 30 milioni di metri cubi, 4.000 grandi invasi interaziendali, consortili o pubblici, 10.000 nuovi impianti irrigui per un risparmio d’acqua di almeno il 30%. Un progetto ideato ed ingegnerizzato e poi condiviso dalla Coldiretti con Anbi, Terna, Enel, Eni e Cassa Depositi e Prestiti.
Un impegno che si concretizza anche nel piantare in Italia 50 milioni di alberi nell’arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il patrimonio forestale presente nelle aree naturali.