La politica dei due pesi e delle due misure “non e’ piu’ utilizzabile”. Cosi’ Gian Marco De Biase di Al centro Bologna intervenendo oggi in Consiglio comunale. Perche’ se da una parte “abbiamo utilizzato – spiega il civico – un rigore quasi maniacale nel controllare gli esercizi commerciali durante tutto l’anno della pandemia, stando ben attenti che non venisse servita neppure una tazzina di caffe’ all’interno dei locali quando l’asporto era l’unico modo per consumare, dall’altra, nella notte tra venerdi’ e sabato, in piazza Aldrovandi si e’ permesso che si tenesse perfino un rave party, visti i mancati presi’di preventivi delle forze dell’ordine richiesti dai residenti. Stessa cosa e’ accaduta in zona Saragozza, dove non si e’ dormito, cosi’ come in via San Giacomo”. “Musica altissima, cocci di bottiglia che hanno al solito intasato i mezzi di chi pulisce le strade, riposo negato ai cittadini. Tutto normale?”, chiede De Biase.
Per l’amministrazione – sottolinea il consigliere – questo quadro deve avere un “vago sapore retorico” dato che “il disastro che accadeva prima della pandemia e si e’ puntualmente ripresentato e amplificato appena sono state allentate le misure di sicurezza:
ottimo risultato”. “E non mi si dica – continua – che questa amministrazione e’ incapace di fermare un rave”, piuttosto “si dica che non c’e’ la volonta’ di farlo, perche’ non e’ credibile che non si sia ancora capaci di tutelare il riposo di cittadini stremati”. Per De Biase “chi avalla questa mancanza di volonta’ deve comunque ritenersi fortunato, perche’ se qualcuno avesse accusato un malore in piazza Aldrovandi, mentre la musica andava a tutto volume e gli spazi erano occupati abusivamente, sarebbe stato anche molto complesso far arrivare i soccorsi in tempi utili”. “Cosa impedisce – torna a chiedere De Biase – alle forze dell’ordine di sequestrare l’attrezzatura che diffonde la musica e tutte le bottiglie di alcolici che vengono vendute abusivamente?
Perche’ Beppe Maniglia e’ stato puntualmente multato, mentre questi soggetti la fanno franca? Perche’ gli esercizi commerciali che vendono una bottiglia anche solo dopo pochi minuti il limite concesso vengono sanzionati pesantemente, mentre ci siamo ritrovati con questo schifo in piazza Aldrovandi? Spieghi chi di dovere, perche’ non si sono usati gli strumenti preventivi a disposizione”.
“Una presenza vigile delle forze dell’ordine, anche rafforzando le squadre della Polizia Locale in servizio notturno, era d’obbligo”, insiste il consigliere che torna a chiedere “il daspo urbano, un altro provvedimento che in passato ha avuto qualche stortura nella sua applicazione”. Per De Biase occorre che “soprattutto si stia sempre dalla parte dei residenti, smettendola di strizzare l’occhiolino a chi organizza questi momenti di illegalita’, e a chi li appoggia spacciandoli per eventi culturali o di svago”.