venerdì, 15 Novembre, 2024
Società

Riforma pensioni. Fascia a rischio 50-64 anni, quintuplicata

Sulla riforma delle pensioni si addensano molte ipotesi senza che ci sia ancora una visione chiara su cosa si può fare. Due temi pur diversi l’uno dall’altro sono costretti ad intrecciarsi. Il primo è la riforma degli ammortizzatori sociali, che dovrà essere realizzata entro l’anno così come la riforma delle pensioni. C’è per entrambe una questione di tempo che stringe.

Il blocco dei licenziamenti a fine estate sarà tolto, e serviranno sostegni per chi rimarrà senza lavoro; a fine dicembre, inoltre, finirà l’incentivo previdenziale di Quota 100 che in parte è stato usato come un ammortizzatore sociale. Ma c’è di più ed è un problema che è sorto in questi ultimi anni. L’incremento di disoccupati, con un numero senza precedenti, nella fascia di età 50-64 anni. In 10 anni questo dato è quasi quadruplicato, passando dalle 128 mila unità del 2007 alle 539mila del 2018. Secondo le stime tra il 2019 e il 2020 sempre in questa faccia di età la disoccupazione si è ulteriormente incrementata.

In Italia abbiamo un tasso di disoccupazione tra i 50 anni e i 64 che ha raggiunto il 6% (dati aggiornato al 2019). Molto oltre il 2,5% della Germania, o del 3,3% della Danimarca. Quindi parliamo di persone non solo in età lavorativa abbastanza avanti ma di maestranze il cui ricollocamento prevede nuova formazione e un impegno personale e di impresa maggiore. Inoltre sono persone con a carico famiglie spesso monoreddito e in età molto distante dalla pensione.

Un altro dato su cui riflettere è la speranza di vita e di buona salute che già prima della pandemia è tornata a ridursi. In altri versi, raggiunti i 65 anni sono attesi non più di 10 anni in buona salute. Arco di anni che si abbassa ulteriormente specialmente per coloro che appartengono alle categorie più svantaggiate con 3-5 anni a sfavore. Tutti elementi che dovranno essere presi in considerazione. Con una grande incognita, quella della tenuta dei conti. Tema che finora non è stato nemmeno sfiorato. Nelle prossime settimane ci sarà il confronto tra Governo, Inps e parti sociali. Allora si saprà se possibile la quadratura del cerchio.

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